Stamattina invece all’arrivo a scuola, i genitori hanno avuto la sorpresa di trovare una scuola in un generale subbuglio. “Un disastro generale – commenta Veronica una delle mamme che stamattina ha cercato di capire e intervenire per trovare una soluzione all’imprevisto –. Sono arrivata qualche minuto dopo le 9 per portare mio figlio e ho trovato una situazione assurda: i bagni inagibili ad esempio. Tutti i mobili delle aule accatastati nel salone e lasciati lì, la sporcizia e la polvere dovunque, una situazione per nulla confacente ai piccoli”. (Le foto sono state scattate e concesse da un genitore, quando un primo riordino era stato già effettuato dalle maestre della Sante Zennaro)
“Prima mi hanno detto che sarebbero venuti – racconta ancora mamma Veronica – poi, quando abbiamo richiamato per sollecitarli, hanno risposto che non era loro compito intervenire e che avremmo dovuto rivolgerci all’assessorato di competenza”. Si è chiamata anche l’Asl ma il suggerimento fornito è stato quello di presentare un ricorso segnalando la vicenda. A quel punto le mamme, in delegazione con i rappresentanti dell’Istituto, hanno deciso di rivolgersi alla preside raggiungendola nel suo ufficio, presso la scuola Carducci.
deposito del cantiere in giardino (foto di Serena Baronchelli)
“Era l’unica che poteva darci una risposta e dirci cosa sarebbe accaduto domani – aggiunge mamma Veronica al termine di un colloquio durato circa un’ora -. La preside ci ha parlato di una mail dell’assessore in cui si ribadiva che i lavori sarebbero stati conclusi entro la fine delle vacanze di Natale secondo il programma previsto dall’Ufficio Tecnico del Comune. Ma ha poi aggiunto che avrebbe dato disposizione ai bidelli della scuola affinché provvedessero entro domani, a sistemare tutto riportando la scuola allo stato normale e idoneo per i bambini”.Un’affermazione che andrebbe ad avvalorare l’impressione espressa dalle mamme questa mattina: “Per conto nostro c’è stato un problema di comunicazione fra i vari soggetti, Comune, ufficio tecnico, scuola e noi genitori e i nostri figli siamo stati le vittime in tale situazione. Non vogliamo che si ripeta più”.
Perché il problema delle mamme è proprio capire cosa accadrà domani anche se appaiono determinate: se per una malaugurata ipotesi domani non ci fosse ancora la piena agibilità della struttura si dicono pronte a fare un picchetto davanti alla scuola.
servizio a cura di Serena Baronchelli e Miriam Agili