PAVIA. Alla Sante Zennaro ritorno a scuola con sorpresa. E le mamme si mobilitano.

Creato il 07 gennaio 2015 da Agipapress
PAVIA. Primo giorno di scuola con sorpresa al Sante Zennaro, dopo la pausa delle vacanze di Natale, durante le quali il Comune aveva programmato lavori di sistemazione dei pavimenti all’interno del refettorio e di tre aule della struttura scolastica di via Lovati nella quale sono accolti una novantina di bambini.  L’accordo prevedeva che la scuola fosse restituita al suo pieno utilizzo e all’accesso dei bambini in piena sicurezza nella giornata di oggi 7 gennaio.  D’altronde i lavori erano stati preventivati e pianificati per tempo e non avrebbero dovuto far rilevare alcun problema.
Stamattina invece all’arrivo a scuola, i genitori hanno avuto la sorpresa di trovare una scuola in un generale subbuglio. “Un disastro generale  – commenta Veronica una delle mamme che stamattina ha cercato di capire e intervenire per trovare una soluzione all’imprevisto –. Sono arrivata qualche minuto dopo le 9 per portare mio figlio e ho trovato una situazione assurda: i bagni inagibili ad esempio. Tutti i mobili delle aule accatastati nel salone e lasciati lì, la sporcizia e la polvere dovunque, una situazione per nulla confacente ai piccoli”.  (Le foto sono state scattate e concesse da un genitore, quando un primo riordino era stato già effettuato dalle maestre della Sante Zennaro) Una situazione prevedibile? “Niente affatto – risponde mamma Veronica - perché ci avevano informati che i lavori per togliere il linoleum e sistemare le stanze si sarebbero compiuti tutti entro l’Epifania e che al massimo ci sarebbe stato solo qualche scatolone dove avremmo trovato raccolti i giochi e gli strumenti per la didattica per i bambini. Ma non certo il caos generale che abbiamo visto”. Le maestre, interpellate, hanno spiegato di aver agito per il meglio e di aver trasferito i piccoli nella palestra presso la vicina scuola Maestri ma non hanno potuto fornire maggiori spiegazioni dal momento che anche per loro si è trattato di una situazione di cui non erano state informate.  Irritazione quindi da parte del corpo insegnante che si è visto costretto ad affrontare da un lato la legittima rabbia dei genitori e dall’altro a provvedere almeno ad un primo tempestivo riordino delle aule.  “I bagni erano inagibili – hanno confermato più tardi – e abbiamo dovuto portare i bambini in palestra, rimboccarci le maniche e pensare a tutto noi”. Le mamme però hanno cercato di capire le ragioni dell’accaduto e hanno pensato di rivolgersi anzitutto ai vigili per una verifica.
“Prima mi hanno detto che sarebbero venuti – racconta ancora mamma Veronica – poi, quando abbiamo richiamato per sollecitarli, hanno risposto che non era loro compito intervenire e che avremmo dovuto rivolgerci all’assessorato di competenza”.  Si è chiamata anche l’Asl ma il suggerimento fornito è stato quello di presentare un ricorso segnalando la vicenda. A quel punto le mamme, in delegazione con i rappresentanti dell’Istituto, hanno deciso di rivolgersi alla preside raggiungendola nel suo ufficio, presso la scuola Carducci. 

deposito del cantiere in giardino (foto di Serena Baronchelli) 

“Era l’unica che poteva darci una risposta e dirci cosa sarebbe accaduto domani – aggiunge mamma Veronica al termine di un colloquio durato circa un’ora -. La preside ci ha parlato di una mail dell’assessore in cui si ribadiva che i lavori sarebbero stati conclusi entro la fine delle vacanze di Natale secondo il programma previsto dall’Ufficio Tecnico del Comune. Ma ha poi aggiunto che avrebbe dato disposizione ai bidelli della scuola affinché provvedessero entro domani, a sistemare tutto riportando la scuola allo stato normale e idoneo per i bambini”.
In realtà l’assessore all’istruzione Ilaria Cristiani, raggiunta telefonicamente, ha fornito una lettura diversa dei fatti spiegando l’accaduto in questi temini: "Il Comune ha rispettato perfettamente i tempi; abbiamo consegnato tutto entro la data prevista. È stata la scuola a non rendere disponibile il personale il 5 gennaio causando questo disagio".
Un’affermazione che andrebbe ad avvalorare l’impressione espressa dalle mamme questa mattina: “Per conto nostro c’è stato un problema di comunicazione fra i vari soggetti, Comune, ufficio tecnico, scuola e noi genitori e i nostri figli siamo stati le vittime in tale situazione. Non vogliamo che si ripeta più”.
Perché il problema delle mamme è proprio capire cosa accadrà domani anche se appaiono determinate: se per una malaugurata ipotesi domani non ci fosse ancora la piena agibilità della struttura si dicono pronte a fare un picchetto davanti alla scuola.
servizio a cura di Serena Baronchelli e Miriam Agili


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :