Anzitutto stop definitivo al traffico in via Alzaia, in particolare nel tratto da via Tasso a via Simonetta.
Chiusura alle auto anche in piazza della Posta, sperimentazione questa che dovrebbe limitarsi alla giornata odierna. L'iniziativa mira a dedicare lo spazio a pedoni, ciclisti, giochi di strada e dimostrazioni sportive nonché, in serata, a musica dal vivo.
Lo stop alle auto in piazza della Posta rivela però soprattutto quanto il Comune stia guardando sempre più concretamente al piazzale come possibile area da pedonalizzare in futuro.
Alle 17,30 l'iniziativa "Di corsa sull'Alzaia" sancirà la chiusura definitiva alle auto dell'alzaia attraverso allenamenti guidati di atletica leggera.
La possibile chiusura di piazza della Posta non sta passando inosservata e anzi, ha suscitato sconcerto in alcuni cittadini pavesi.
"Si parla di portare turisti a Pavia, ma non ci si preoccupa di far sì che i pavesi frequentino Pavia". E' perentoria la dichiarazione di Lucio e Maria, un'anziana coppia di coniugi; eppure riassume e comprende moltissime perplessità di chi vive quotidianamente il centro storico.
Ma c'è anche chi appoggia in pieno le decisioni della giunta Depaoli. "Io abito in centro e questi provvedimenti mi piacciono davvero tanto - dichiara Guido 32 anni -. Da piazza della Posta si arriva in circa un minuto alla fermata dell'autobus di linea 1 che porta ai principali centri commerciali pavesi. Io amo anche molto spostarmi in bicicletta, quindi queste decisioni mi permettono di muovermi senza correre rischi".
"L'assessore Davide Lazzari ha completamente sbagliato le tempistiche di sperimentazione - commenta categorico Niccolò Fraschini di Idea Pavia -; l'idea di trasformare in Ztl l'intero settore B, quello in cui si trovano, tra le altre, anche piazza della Posta e corso Carlo Alberto, è assolutamente condivisibile ma solo dopo aver provveduto alla creazione di adeguati parcheggi sotterranei in centro. Lo avevamo detto con chiarezza, sia nel programma presentato alle scorse elezioni sia nelle proposte presentate all'amministrazione comunale lo scorso giugno. Prima si creino alternative, poi si potrà pensare di chiudere davvero il centro storico".
di Serena Baronchelli