PAVIA. Arsenale Creativo e Osteria Letteraria Sottovento insieme per il recupero dell'Arsenale.

Creato il 02 settembre 2015 da Agipapress
PAVIA. Arsenale Creativo e Osteria Letteraria Sottovento: un binomio per generare nuove idee.
L'organizzazione Arsenale Creativo, nata ufficialmente a marzo 2015, in realtà si impegna da oltre un anno per la tutela e il recupero dell'area militare di via Riviera, attraverso aperitivi e campagne di tesseramento che hanno avuto luogo presso l'osteria letteraria di via Siro Comi.
"Da parecchio tempo seguiamo le attività dell'associazione Arsenale Creativo - racconta il titolare dell'Osteria Letteraria Sottovento Riccardo Bernasconi -. Conosciamo chi ne fa parte, sono persone che da anni frequentano il Sottovento. Il recupero delle aree dismesse, inoltre, è un'importante partita all'interno della quale si gioca anche il futuro della città".
"Io arrivo dall'esperienza del Barattolo - prosegue Bernasconi - per cui sono da sempre interessato a tutto ciò che concerne il recupero delle aree dismesse. Per feeling con le loro idee, quindi, li ho accolti e ho discusso con loro sull'argomento. In seguito si è presentata l'occasione di organizzare degli aperitivi e delle giornate di tesseramento, io ho concesso loro lo spazio e i risultati ottenuti sono stati abbastanza buoni".
E in effetti gli ottomila euro raccolti dimostrano un particolare interesse da parte dei pavesi. "L'argomento fa molta presa sui cittadini - conferma Bernasconi -. La possibilità di vedere un luogo di memoria storica finalmente aperto li ha affascinati sin dall'open day di maggio. I ragazzi di Arsenale Creativo fanno da antenna catalizzante. Hanno una pluralità al loro interno in grado di attirare l'attenzione".
Il tempo scorre velocemente: entro la fine del 2015 Comune e Demanio dovranno trovare un accordo che consentirà il definirsi di una destinazione d'uso.
"Vista l'ampiezza dell'Arsenale, è riduttivo pensare a un solo utilizzo da parte di un solo soggetto - conferma Bernasconi -. A me fa orrore l'idea del ghetto, per cui quando si parla di cittadella del divertimento rimango perplesso. Potrebbe essere utilizzato da molteplici realtà, a partire dal Movimento per il diritto alla Casa per finire con le identità imprenditoriali della nostra città".
di Serena Baronchelli


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