PAVIA. Azione Universitaria contro la moschea: la sicurezza parte anche da questo.

Creato il 19 gennaio 2015 da Agipapress

Tommaso Pasetti e Mattia Bianchi di Azione Universitaria

PAVIA. L'idea di una moschea a Pavia non piace proprio a nessuno.
Ad esprimere parere contrario all'edificazione di un luogo di culto islamico a Pavia Ovest, questa volta è Azione Universitaria, il movimento nato nel 1996, vicino alle posizioni del centrodestra.
"In un momento di forte instabilità nazionale come quello che stiamo vivendo, le prime necessità da affrontare sono la sicurezza e la protezione dei nostri cittadini - esordisce Tommaso Pasetti uno dei referenti del Movimento -. I media parlano dello stato del Qatar come il maggior finanziatore del fondamentalismo islamico. Casualmente da lì dovrebbe arrivare un finanziamento da 5 milioni di euro per la costruzione di una moschea capace di ospitare più di mille fedeli. Riteniamo sarebbe un gesto di incredibile incoscienza da parte dell'amministrazione comunale acconsentire a tale costruzione. Si parla di integrazione, tolleranza e di coesione senza considerare che una moschea per sua natura, rappresenta più di una musalla, operando da disaggregante. Auspichiamo che la giunta e il consiglio comunale decidano in maniera oggettiva e a tutela della comunità, senza farsi condizionare da sterili posizioni ideologiche".  Un comunicato che riassume questi concetti è già stato inoltrato al sindaco Depaoli,  anche se non ha avuto risposta alcuna.  "Sinceramente neanche ce l'aspettavamo - ammette Pasetti -. Mi ha fatto ridere la polemica scatenata dal post del consigliere Davide Ottini vicino alle nostre posizioni". “Condividiamo il pensiero del capogruppo Pd - ha ribadito Mattia Bianchi un altro rappresentante di Azione Universitaria - ma le scuse che ne sono seguite sono alquanto ridicole. Mi ha fatto anche sorridere la polemica relativa ai crocifissi all'interno delle aule - prosegue -. Queste sono le nostre tradizioni, chi viene a vivere qui si deve adeguare. Cosa succederebbe se noi andassimo da loro con una proposta simile?".
L'esigenza primaria, dunque, è la sicurezza che in centro storico sembra scarseggiare da diversi anni. "Il problema è all'interno del centro storico, per quanto riguarda spaccio e microcriminalità - sostiene Pasetti - da anni una piaga irrisolta per la città. La sera in piazza Duomo succede di tutto, per non parlare di Cupola Arnaboldi e via Rusconi".
"Azione Universitaria ha sempre combattuto per la sicurezza - precisa Bianchi - a novembre 2013 si verificarono episodi di accattonaggio presso il Polo didattico Cravino: abbiamo indetto una raccolta firme e per fortuna la situazione è migliorata; ma è assurdo che sia dovuto intervenire un movimento universitario: in caso contrario nessuno avrebbe visto, sentito o parlato. È inaccettabile che a Pavia sussistano certe situazioni". Azione Universitaria è impegnata anche nel sociale da diversi anni, in particolare per quanto concerne pulizia della città e fondi per la ricerca accademica.  "Noi giovani siamo il futuro - sottolinea Bianchi - ma che futuro possiamo avere se lo Stato non investe su di noi?".  
a cura di Serena Baronchelli