E' un bilancio positivo quello presentato questa mattina dall’assessore provinciale Francesco Brendolise e da Anna Betto, dirigente del Settore Servizi alle Imprese e Politiche del Lavoro.
La legge 68 attualmente stabilisce che “i datori di lavoro privati e pubblici con più di 15 dipendenti al netto delle esclusioni sono tenuti ad avere alle proprie dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie protette, iscritti in appositi elenchi gestiti dall’Agenzia del Lavoro della provincia di riferimento”.
Ad oggi, chi non adempie a questo dovere riceve una sanzione da parte dell’ispettorato della Provincia.
Alla luce di tutte queste argomentazioni, la Provincia ha messo a disposizione, per il triennio 2014/16, 407.548,29 euro, di cui 363mila utilizzati per le doti di inserimento lavorativo.
"Il settore Servizi Sociali non ha conosciuto regressione dal punto di vista economico-finanziario - ha sottolineato con soddisfazione l’assessore Brendolise -. Mentre i Comuni ricevono delle risorse e le distribuiscono con un certo margine di discrezionalità, la Provincia deve rispettare alcune direttive precise dalla Regione. I cittadini, in genere, faticano a capire questo aspetto".
Le doti di inserimento lavorativo hanno permesso a 73 disabili residenti in provincia di beneficiare di un percorso finalizzato all’inserimento aziendale, completo di corsi e tirocini formativi. A poter prendere parte al percorso, i residenti sul territorio attualmente disoccupati e iscritti negli elenchi del collocamento mirato della Provincia.