PAVIA. Centinaio sul caso Poste: "Il Tar ha confermato la nostra idea: il servizio pubblico non può basarsi su logiche di mercato".

Creato il 02 ottobre 2015 da Agipapress
PAVIA. Il Tar ha dato ragione ai Comuni che avevano presentato ricorso contro la decisione di Poste Italiane di chiudere le sedi decentrate giudicate antieconomiche. Il servizio pubblico, perché tale è il servizio postale indipendentemente da chi lo svolga, se soggetto privato o pubblico, non può agire senza tener conto delle esigenze del territorio e di chi lo abita e, dice la sentenza, "la decisione è stata presa in modo uguale su tutto il territorio senza tener conto delle singole situazione e dei problemi di ciascuno".
In pratica, l'antieconomicità non interessa e non deve essere tenuta in alcuna considerazione nel momento in cui il servizio che si svolge è di pubblica utilità.
Il Tar deve ancora decidere in merito ad alcuni Comuni ma c'è una certa cauta tranquillità.
Soddisfatto il senatore della Lega Nord Gian Marco Centinaio che si dice felice di aver dato l'idea ai sindaci di ricorrere al Tar.
"Quando quest'estate durante una riunione operativa indetta dal Sindaco di Sommo presentammo ai colleghi sindaci la proposta di fare ricorso al TAR, eravamo fiduciosi ma consapevoli che questo sarebbe stato l'ultimo atto utile a scongiurare la chiusura degli uffici postali - ha dichiarato il capogruppo della Lega Nord in Senato -. Tutti i sindaci speravano ed erano confidenti in un risultato positivo. Tutti i cittadini in questi mesi ci hanno dato la forza e l'entusiasmo per continuare in questa lotta di dignità, di democrazia, di aiuto". 
"Il servizio che Poste Italiane "deve" fornire ai cittadini italiani - conclude Centinaio - non può basarsi solo su logiche di mercato e deve dare risposte a tutti coloro che vivono nei paesi della nostra provincia. Personalmente voglio ringraziare tutti quei sindaci che da subito hanno seguito la proposta di fare ricorso. Ancora una volta con il gioco di squadra si ottengono i risultati sperati". 
(mpa)