"Nulla da dire sui nomi portati dal sindaco, tutti di alto profilo - riconosce il capogruppo NCD Nicola Niutta, unico dell'opposizione oltre a Polizzi ad aver votato a favore del premio a Maurici -. Discorso diverso per il metodo con cui Depaoli ha gestito la questione San Siro. La proposta di diminuzione delle medaglie e del premio speciale alla memoria era arrivata proprio da lui e dal capogruppo PD. Mi ha pertanto stupito il voler quasi gettare la croce delle decisioni addosso all'opposizione. Credo che sia stata una dimostrazione di evidente debolezza del sindaco, incapace di comandare i suoi".
“Il dibattito è stato acceso e serrato e le minoranze non hanno preso parte al voto, tranne Polizzi e Niutta che invece hanno votato - spiega - E’ stato contestato invece il metodo, cioè il mancato rispetto della conferenza dei capigruppo. E la decisione del sindaco non è stata condivisa dalla minoranza”.
Qualcuno sostiene che la candidatura della Teroni sia stata "obbligata" a seguito delle polemiche che hanno diviso la stessa maggioranza.
"Emblematica è stata la risposta della stessa Teroni - ha aggiunto Niutta -. Hanno cercato di strumentalizzare il tema della differenza di genere per quanto concerne le benemerenze e sono stati smentiti sullo stesso campo da una donna intelligente e ragionevole. Andarono per suonare e invece...".
Fra le benemerenze, spicca in particolare il nome di Carla Raffone per il suo impegno nel sociale. La sua candidatura è stata calorosamente sostenuta dal capogruppo M5S Giuseppe Polizzi, che si è dichiarato particolarmente soddisfatto dell'esito della serata, sottolineando come per lui "i premi di San Siro non siano affatto inutili ma importanti per la citta".
Altro vincitore annunciato, Alessandro Carvani Minetti, campione mondiale di paraduathlon che sabato scorso ha anche conquistato a Montichiari il Record dell'ora di ciclismo su pista.
Serena Baronchelli