PAVIA. Consiglio comunale e provinciale congiunto per parlare d’Europa ma mancano cittadini
Creato il 19 novembre 2014 da Agipapress
PAVIA. Consiglio
comunale e provinciale convocati al Mezzabarba in contemporanea per discutere
dello stato attuale dell’Europa. Ma era così necessario?
La domanda ha
riecheggiato nella sala consiliare per tutta la sera, fra riflessioni
costruttive ed espressioni di malcelata noia.
I lavori di ieri sera si sono aperti con un senso di tristezza.
Il consigliere
Pd Sergio Maggi ha immediatamente richiesto la parola per ricordare Giovanni
Bertoletti, presidente della Sezione A.N.P.I. di Pavia mancato durante la
giornata di ieri.
Un grande applauso ha accolto poi il nome di Elena Madama durante l’appello.
“Se potessimo riportare indietro le lancette dell’orologio lo faremmo
volentieri – ha esordito il presidente del Consiglio Antonio Sacchi – non
bastano le parole per esprimere la nostra vicinanza a Elena e alla sua
famiglia, ma mi associo alla bella esternazione del sindaco Depaoli durante la
fiaccolata di venerdì: Elena ce la farà! Ricordo anche Omar, altra vittima di
una crudeltà inaccettabile a Pavia. Prima di ogni altra cosa viene la sacralità
della vita”.
“Siamo sgomenti per
quanto successo a Elena – ha aggiunto il presidente del Consiglio Provinciale
Vittorio Poma – ci preoccupa l’imbarbarimento dei comportamenti di questa
città. Ci sarà mai una fine”?
La convocazione del
consiglio congiunto è stata un’idea e una proposta arrivata da Luisa Trumellini
segretaria del Movimento Federalista Europeo di Pavia. Giulia Rossolillo,
docente di Diritto Europeo presso l’Ateneo pavese, ha parlato del completamento
del processo di unificazione europea e al termine di questa relazione tutti i
capigruppo consiliari hanno avuto possibilità di intervenire. “L’Italia è
passata dall’essere euro-convinta all’essere euro-scettica – ha ironizzato il
consigliere di minoranza Alessandro Cattaneo – quando è stata votata la
Costituzione Europea si è optato per un compromesso al ribasso. Quanti ragazzi
oggi hanno letto la Costituzione e si riconoscono in lei? Quasi nessuno.
Dobbiamo decidere se intendiamo delegare ulteriore potere all’Europa, se
vogliamo puntare di più sui valori e sul sentire comune”.
“Ciò di cui stiamo
parlando riguarda anche le comunità locali, nel bene e nel male – ha chiosato
il Presidente della Provincia Daniele Bosone –. L’Europa non ha ancora ben
capito quali devono essere i rapporti di solidarietà fra Stati. La parola
chiave è proprio questa: solidarietà. Non dimentichiamocene”.
La seduta congiunta
di consiglio comunale e provinciale, ad ogni modo, ha suscitato non poche
perplessità. “Avete davvero così tanti soldi a disposizione per partecipare a
un consiglio comunale dove neanche gli stessi consiglieri presenziano con la
dovuta serietà? – ha domandato il consigliere M5S Giuseppe Polizzi – l’articolo
1 della Costituzione Italiana ci ricorda che la sovranità appartiene al popolo;
mi domando se sia davvero così”.
“Il tema poteva
essere discusso durante una conferenza o un incontro pubblico patrocinato – ha
aggiunto durante la notte sul suo profilo Facebook - non vi è alcuna competenza
comunale o provinciale. Che senso ha occupare ore di un consiglio comunale e
provinciale? Questo "scherzetto" targato Depaoli-Bosone costa ai
cittadini pavesi circa 6.000 euro. Via Milazzo allagata, mozioni importanti da
discutere, fondo famiglie insufficiente e siamo qui a parlare di Unione
europea. Gli interventi spaziano dai Marò all'Erasmus con una superficialità
incredibile: uno spreco abnorme di denaro pubblico”.
Dello stesso parere
Matteo Mognaschi, capogruppo Lega Nord. “Era davvero necessario questo consiglio?
– ha chiesto rivolgendosi ai consiglieri – le emergenze in città sono ben
altre. Sono presenti solo pochi addetti ai lavori e nessun cittadino. Quando si
parlerà dei problemi dei pavesi?”.
“Non voglio entrare
in polemica con Polizzi – è subentrato Poma – ma voglio puntualizzare che, se
dopo la seduta continueranno i lavori, al Comune non costa nulla. Alla
Provincia la riunione costa 900 euro lordi in totale. Capisco che spesso
l’enfasi oratoria spinga a testimoniare le proprie idee, ma sono sempre dalla
parte della verità”.
“L’argomento non è
alieno dalle competenze di un consiglio comunale o provinciale – ha aggiunto il
sindaco Depaoli - Quando prendiamo delle decisioni facciamo sempre riferimento
al nostro essere inseriti nell’Unione Europea, anche se non ce ne rendiamo
conto. Viviamo un momento di crisi, che deriva da una non conoscenza
approfondita dei meccanismi e di volontà politica da parte di chi amministra
l’Europa. Si coglie un’aurea di revanscismo antitedesco che mi sembra assurda”.
A riportare il sereno,
l’accorato appello della vicepresidente della Provincia Milena D’Imperio.
“Chiedo a entrambi i consigli di rivolgere un appello all’onorevole Federica
Mogherini e al Ministro Paolo Gentiloni per l’attuale situazione di Vanessa e
Greta, le due mediatici culturali attualmente trattenute in Siria. Chiediamo
loro di aiutarci a riportare a casa queste ragazze”.
a cura di Serena
Baronchelli
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