PAVIA. Diffida ai Roller Dream: o saldano i 14mila euro o niente accesso alle strutture sportive comunali.

Creato il 10 novembre 2015 da Agipapress
PAVIA. La querelle fra Roller Dream e Davide Lazzari sbarca in consiglio comunale. 
La scorsa settimana un messaggio del dirigente del settore Sport ha ufficialmente diffidato la società dall'accedere a strutture comunali se, prima, non salderá un debito di 14.258 euro. 
Va precisato che Davide Lazzari, all'epoca del suo insediamento, ha dovuto fare i conti con 260mila euro di debiti che una quarantina di società sportive, nel corso degli anni, non avevano saldato. Si trattava di versamenti dovuti a titolo di canone per la concessione di strutture pubbliche, come palazzetti e palestre. 
Per avere diritto ad uno spazio, una società sportiva è tenuta, infatti, a regolarizzare la propria posizione.
"Sono certo che l'amministrazione comunale debba assicurare spazi per lo sport a tutti i cittadini - ha commentato il capogruppo della lista Civica Rodolfo Faldini -. PalaRavizza e Pala Bianchi sono beni del Comune di Pavia e quindi di tutti i cittadini pavesi".
"Lo sport non è un'attività economica - ha aggiunto il capogruppo Forza Italia Antonio Bobbio Pallavicini -. Le Asd non sono Srl e non devono fatturare. Gli sport minori vanno aiutati". 

"Abbiamo mantenuto una tariffa calmierata di 8,5 euro all'ora per tutte le famiglie - ha replicato Lazzari -. A ciò occorre aggiungere che per ottenere la gratuità degli spazi occorre rispettare alcuni parametri, come non far pagare nulla alle famiglie, o avere disabili in squadra". 
Per nulla soddisfatti della risposta Bobbio e Faldini, che ha paragonato fra il serio e il faceto il Comune ad Equitalia. 
E mentre le piccole atlete con le loro famiglie abbandonano l'aula, una voce si leva in aula consiliare: "Vi abbiamo votato - grida una donna - Una giunta di sinistra si deve vergognare a comportarsi in questo modo!". 
di Serena Baronchelli