PAVIA. Dura protesta degli operatori sociali di corso Garibaldi che chiedono chiarimenti: sono “offesi e svalutati”.

Creato il 28 aprile 2015 da Agipapress
PAVIA. Chiedono chiarimenti i firmatari della lettera inviata il 20 aprile scorso al sindaco, agli assessori Alice Moggi e Angela Gregorini, ai dirigenti di settore  e per conoscenza alle rappresentanze sindacali e all’Ordine regionale assistenti sociali di Milano.  Sono 16 gli operatori di corso Garibaldi ad aver sottoscritto questa lettera alla luce di quanto avvenuto ovvero una modifica della bozza del documento di progetto “#Let’s go!” aggiornata al 10 aprile scorso in risposta al Bando Cariplo “Welfare di Comunità”.
Da quanto si legge, emerge un fatto grave; la bozza, infatti, “risulta essere stata modificata prima dell’invio all’Ente finanziatore dopo esplicita osservazione posta dal Coordinatore del Servizio Sociale al Dirigente”.
La cosa non poteva passare sotto silenzio e da qui la ragione della richiesta di chiarimenti messa nero su bianco con una lettera sottoscritta dai sedici operatori sociali. “Gli operatori scriventi si ritengono in primo luogo profondamente offesi e svalutati nella propria dignità personale e professionale, sia come singoli che come Servizio. In secondo luogo, si chiedono quali siano i dati di realtà e le fonti della loro acquisizione che hanno determinato le affermazioni ivi contenute e condivise con numerose realtà del territorio con cui gli operatori scriventi collaborano quotidianamente. Inoltre si sottolinea la gravità del fatto che le suddette affermazioni provengano da un gruppo di lavoro condotto in prima persona dall’Assessore alla partita che dovrebbe incarnare l’Ente e farsi carico della sua rappresentazione verso l’esterno”. Una posizione netta e precisa dunque, quella assunta dalle assistenti sociali di corso Garibaldi e che esclude qualsiasi possibilità di un incontro diretto con l’assessore Alice Moggi prima che siano state fornite spiegazioni richieste e attraverso “un documento chiarificatore in merito alle prospettive del servizio stesso, come già più volte è stato chiesto verbalmente e verificata la non concreta disponibilità ad una co-costruzione del percorso ben testimoniata dalla filosofia espressa nel documento”. Solo dopo aver ricevuto quanto richiesto gli operatori sociali di corso Garibaldi saranno “disponibili ad un incontro che prenda avvio da quanto pervenuto e alla presenza delle rappresentanze sindacali”.  E per finire con la loro lettera le assistenti sociali di corso Garibaldi sottolineano  di essere pronte a “fornire ogni elemento utile ad una oggettiva valutazione e approfondimento del lavoro svolto e delle metodologie utilizzate in relazione al mandato istituzionale e alla deontologia professionale, oltre che ad offrire la propria competenza all’Amministrazione tutta in Settori ove possa non essere considerata un “fattore ostacolante”.


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