PAVIA. Etica e serietà promesse dal Rettore a garanzia dell'insegnamento e risorse umane per potenziarlo

PAVIA. "Il Cus Pavia è salito sul podio grazie allo spirito che lo ha spronato sin dall'inizio della partita". È con una metafora sportiva che il Rettore Fabio Rugge ha aperto la cerimonia di inaugurazione del 654esimo anno accademico.
"È la metafora di un percorso possibile per il nostro ateneo, che possiede tutti i requisiti per affermarsi in un torneo non solo nazionale - ha spiegato - ma non deve mancargli la fiducia nel successo. Quest'anno abbiamo intrapreso un serio lavoro in questo senso, proclamando 5 co-rettori e 11 delegati. Nessuna pratica giunge ormai davanti al Senato senza il vaglio non formale di uno di loro. È stato inoltre inaugurato un sistema di bilancio è una struttura di fundraising che porterà importanti risultati nel prossimo futuro".
Un'ulteriore novità è costituita dai Question time, i cui filmati hanno registrato 280 visualizzazioni.
Ma il Rettore non dimentica gli accadimenti dello scorso luglio, Che lui stesso definisce una "pagina amara": l'inchiesta per corruzione avviata dalla Polizia Giudiziaria lo scorso luglio. "Tutto ciò ci ha turbato - ha ammesso Rugge - Ribadiamo l'impegno a garantire infrastruttura etica e serietà nel nostro ateneo, oltre al dovere di garantire una serietà amministrativa all'altezza di questi principi. So di poter contare sul direttore generale Emma Varasio, che ha mostrato di possedere le doti di cui il nostro ateneo ha bisogno".
 L'attenzione del Senato accademico sarà particolarmente incentrato sulle risorse umane destinate alla ricerca e all'insegnamento. Entro giugno 2015, verranno assunti o promossi 40 ricercatori, 6 professori ordinari e 116 professori associati. 1.800.000 euro per il fondo ricerca giovani saranno altresì attribuiti entro la fine dell'anno. Presso il complesso del San Tommaso, i lavori riprenderemo entro la prossima primavera. Nel piano di azione 2015, anche progetti di scambio con Argentina, USA e Cina.
"Puntare all'eccellenza non è sempre espressione di ambizione, ma un dovere morale di chi può raggiungere determinati risultati - ha chiosato il Rettore - È questo il nobile lavoro con cui so che affronteremo i prossimi mesi".  
a cura di Serena Baronchelli