PAVIA. Faldini e Protti contro Lazzari: "Il senso unico in via Milazzo? Solo ripicche e civetterie!"
Creato il 17 ottobre 2015 da Agipapress
PAVIA. Solo ripicche e civetterie. È sarcastico il
commento del capogruppo della Civica “Pavia con Cattaneo” Rodolfo Faldini alla
notizia diffusa dal giornale locale secondo cui l’assessore alla mobilità
Davide Lazzari avrebbe sostenuto di voler prolungare il senso unico di via
Milazzo fino a gennaio 2016 e che il 90% delle auto che passano sull’argine,
sono dirette a Travacò e questo nulla c’entra con via Trinchera e via Milazzo.
“E’ un suo capriccio; questo senso unico è un capriccio di Lazzari- commenta Faldini – personalmente credo che dovrebbe smetterla di usare della sua delega per fare quello che vuole e dovrebbe cominciare a sentire quello che dicono e chiedono i cittadini. Se lui vuole arrivare ad una mobilità dolce pedonalizzando l’intera città, deve capire che prima di fare questo occorre provvedere a sostenere questa idea da tutta una serie di servizi a partire dai parcheggi e dai mezzi pubblici che vanno potenziati”.
In effetti, come si diceva ieri sera all’incontro di AD a Mirabello Scala dall’assessore al bilancio Giuliano Ruffinazzi, il bando del PUMS è stato già pubblicato e lo scopo è quello di costruire una mobilità organica che riguardi tutta la città.
“Sì, vero, ma qui si tratta di fare scelte e prendere decisioni a spot assecondando i capricci dell’assessore, e dopo aver cercato di farli digerire ai cittadini, fare in modo tale da inserire questi capricci nel PUMS e negli altri strumenti di gestione del territorio” commenta Faldini che ricorda anche le dichiarazioni di Lazzari all’indomani della chiusura di piazza della Posta. “ha dichiarato che in quel giorno sarebbero addirittura aumentate le operazioni Posta – commenta Faldini che lavora tral’altro in Posta e conosce da vicino la realtà lavorativa dell’Ente – ma prima di fare affermazioni del genere e fatte in funzione dell’idea di pedonalizzare quella piazza, vorrei che l’assessore capisse che certe decisioni, come quella, devono tenere conto di una serie di elementi imprescindibili come il flusso di persone che accedono agli uffici e ai servizi che si affacciano a quella piazza, ai posti di lavoro che sarebbero messi a rischio per il mancato flusso di persone”.
“Allora questa giunta deve piantarla di assecondare le civetterie di un assessore che ha perso evidentemente contatto con la realtà dei cittadini, che non li ascolta e che invece prosegue sulla sua strada incurante della realtà che lo circonda. Ha già fatto una scelta scellerata con la chiusura di corso Carlo Alberto, un’altra con via Milazzo, adesso si parla di piazza della Posta e di corso Garibaldi tanto per dirne alcune. Bene, se continuano a fare harakiri in questo modo, evidentemente non capiscono che si stanno scavando la fossa elettorale da soli. E i cittadini avranno buona memoria stavolta per ricordare i danni creati dalle decisioni e dalle scelte di questa amministrazione”.
Altrettanto dura la replica di Fabrizio Protti presidente di Azione Democratica che ha analizzato gli aspetti tecnici e gestionali della situazione di via Milazzo e ha redatto insieme con le opposizioni l’esposto ad AIPO, alla Prefettura e la denuncia alla Polstrada ha commentato in una nota diffusa oggi: “Mi auguro che la magistratura intervenga e come abbiamo richiesto nell' esposto insieme ai cittadini e a tutte le opposizioni, accerti se il sindaco Massimo Depaoli e l' assessore Davide Lazzari stiano violando la legge ,mettendo a repentaglio la vita dei cittadini, obbligandoli al passaggio sulla strada arginale del Siccomario. Lo scellerato protrarsi della sperimentazione con la viabilità a senso unico di via Milazzo e la creazione del completamento dell'anello per raggiungerla, che appunto obbliga al passaggio per la strada arginale e via Trinchera, ha aumentato il traffico su un tratto non idoneo a supportarlo, per sola volontà del sindaco e dell’assessore, che non solo ora a fronte della fine dei lavori di consolidamento della sponda, terminati da AIPO in via Milazzo, non annullano questa ridicola sperimentazione ma insistono in ciò che sa di “ripicca” a scapito dell’incolumità personale dei pavesi”.
“Stanno evidentemente
giocando al “Qui comando io e questa è casa mia” – aggiunge ironicamente Protti
-dimostrando che mentre continuano a professarsi la giunta contro ogni
discriminazione, discriminano loro per primi tutti i cittadini pavesi che non
la pensano come loro forse anche a costo di metterne a repentaglio la vita.
L’assessore Davide Lazzari continua a snocciolare dati incongrui ed incompleti
se non altro per il dato di fatto che le spire non sono collocate in via
Trinchera e perciò si omette la “certezza” del passaggio , per dare spazio a
imprecise interpretazioni, dimenticando però che comunque spire o non spire ,
passaggi o non passaggi, ciò non giustifica per nessun motivo l’ostinarsi di
una amministrazione pubblica nel non rispettare leggi e normative”.
“Questo atteggiamento è
imbarazzante, dittatoriale, totalmente fuori da ogni buon senso e da ogni
democrazia e non mi stupirei se qualche animo si esasperasse – conclude il
presidente di Azione Democratica -. Proprio per ciò mi auguro che il
proprietario dell’opera arginale AIPO metta fine a questo imbarazzante e
pericoloso comportamento e decreti l’unica evidenza ovvero che l’argine non è
una strada e non può ospitare nelle condizioni attuali il traffico dirottato per
decisione dell'assessore, protetto dal sindaco, che ha scambiato la sua
elezione come l’investitura a potere assoluto. Ci auguriamo che AIPO, Polizia
Stradale, Procura, Questura, Prefettura e tutti coloro che ne abbiano il potere
prendano immediata posizione e non partecipino a questo concorso di
“irresponsabilità” civile e a questo abuso di potere perpetrato da sindaco ed assessore
che stanno mettendo a repentaglio la vita di molti cittadini con le loro scelte
e il loro comportamento”.
(mpa)
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