PAVIA. I 99 Posse a Pavia: quale sicurezza e quali provvedimenti da parte del Comune? La richiesta di Azione Democratica.

Creato il 25 agosto 2015 da Agipapress
PAVIA. I 99 Posse a Pavia per un concerto di beneficenza pro Emergency non è una notizia rassicurante. Il gruppo musicale è noto per le reazioni dure suscitate ai concerti dalle sue prese di posizione sia in ambito politico che sociale, e le violenze che troppo spesso si ripetono ai loro concerti o nelle località dove si tengono. 
L’ultimo esempio è Cremona e nessuno certo si augura che questo si ripeta anche a Pavia. Certo è che però le premesse, ci sono tutte.
Una scelta per lo meno infelice, quindi, che invece di andare a sostegno di Emergency rischia di farle un servizio contrario con un danno, anche economico. Chi andrebbe anche con la famiglia, laddove si sa di rischiare la propria incolumità?
Se quindi, si vuole realizzare un concerto per incassare davvero beneficenza, la scelta sugli artisti cade inevitabilmente su nominativi diversi e meno problematici.
Questo era emerso nel dibattito su Facebook avviato dal leader del gruppo Azione Democratica, Fabrizio Protti che, sollevando il problema ma non avendo ricevuto risposte esaurienti, ha pensato bene di scrivere direttamente al sindaco Massimo Depaoli e al vicesindaco l’assessore alla cultura Giacomo Galazzo e chiedere quali provvedimenti siano stati decisi per garantire sicurezza alla città ed evitare situazioni gravi come Cremona. E contemporaneamente le ha rivolte anche al responsabile di Emergency di Pavia. Domande semplici che qui riportiamo: "Considerato tutto ciò,  ovvero le tensioni sociali che l'evento potrebbe creare nello specifico contesto, oltre che la vicinanza di supporter magari inseriti del mondo della droga, é stato valutato un piano di azione strategico con Prefetto e Sindaco per garantire l'ordine pubblico? Che rassicurazione avete avuto da parte del Sindaco e del Prefetto in merito? Ci sarà un impiego di uomini adeguato per garantire la sicurezza? I 99 Posse donano la loro prestazione o verranno pagati? Come mai questa scelta che in parte appunto perché politicizzata potrebbe limitare gli incassi e quindi le donazioni? Se i cantanti vengono pagati la scelta non poteva ricadere su artisti che avrebbero potuto abbracciare un pubblico più ampio? Che parte dell'incasso andrà a Emergency?” I quesiti sono rimasti almeno finora, disattesi da parte delle istituzioni, fa sapere Protti che ha invece ricevuto risposta da Emergency Pavia  Ma è una risposta che lascia sconcertati: non viene data alcuna risposta e non si parla altro che di disponibilità e consapevolezza.
La disponibilità del Comune a garantire un suo intervento con le forze dell’ordine. E la consapevolezza degli artisti dello scopo del concerto.
E annuncia un incontro con l’assessore alla cultura per parlare di questi aspetti.

Viene però da chiedersi: le forze dell’ordine cui si fa riferimento, sarebbero per caso i vigili urbani?
Ora con tutto il dovuto rispetto per i tutori dell’ordine, non è verisimile pensare che i vigili siano nella condizione di affrontare un’eventuale situazione critica o peggio, scontri come quelli di Cremona o altrove.
E comunque, per parlare di forze dell’ordine non dovrebbe essere presente almeno l’assessore competente ovvero Giuliano Ruffinazzi all’incontro con Emergency previsto a giorni?
Ad ogni modo non appare un buon prologo tutto questo torpore amministrativo visto che il concerto del 12 settembre è vicino. 
Ed infine quanto resterà davvero in cassa per Emergency dopo che saranno pagati gli artisti che non vengono gratuitamente, e la Cooperativa Cambiamo avrà pagato tutto quello di sua competenza a livello organizzativo?
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nevitabile non porsi un quesito conclusivo, anch’esso irrisolto: tutto questo, in realtà, cui prodest?(di m.p.a.)

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