"In tutto questo periodo ho avuto modo di ascoltare le idee degli iscritti, di far mie le loro critiche, di avvertire il loro entusiasmo - racconta Fraschini -. Il mio percorso nel Rotaract, che dura ormai da quasi 6 anni, purtroppo sta volgendo al termine: ho compiuto da poco i 30 anni e questa è la mia ultima occasione di presiedere un club che mi ha dato tanto e a cui sento di dover e poter dare ancora molto". Per farlo Fraschini ha redatto un programma, non certo da accettare ‘a scatola chiusa', come lui sottolinea, bensì una serie di spunti utili a coinvolgere ciascuno degli iscritti.
"Ritengo che il primo dovere di un presidente sia quello di portare a termine quanto iniziato dal suo predecessore e riproporre, con possibili migliorie, le buone iniziative già realizzate. Vorrei individuare nuovi momenti conviviali all'interno del Club per creare un maggior spirito di gruppo tra noi e per aumentare la nostra capacità di attrazione nei confronti di nuovi potenziali soci. In particolare attraverso serate informali, appuntamenti con relatori qualificati e iniziative aperte al pubblico, ispirate a quelle messe in atto con successo da club a noi legati come RTC Alessandria".
"Vorrei che tutti noi imparassimo a migliorare il modo in cui comunichiamo chi siamo e cosa facciamo - prosegue -. La crescita del Club passa anche attraverso la crescita personale e la formazione del singolo socio".
Gli ambiziosi progetti di Fraschini però non finiscono qui. "Vorrei affiancare ai service di club già avviati un nuovo Service dedicato al tema dei diritti umani - conclude - associazioni come Amnesty International o Human Rights Watch hanno costi di gestione bassissimi e ogni euro ricevuto è interamente speso per i fini sociali. Vorrei inoltre riproporre su nuovi temi il modello di service in collaborazione con università e policlinico, come quello organizzato nell'ottobre scorso con il banchetto del libro usato. Mi piacerebbe veder aumentare la nostra partecipazione a eventi distrettuali ed europei".
Serena Baronchelli