PAVIA. Il cedimento di via Milazzo: iniziati oggi i controlli. Si tratterebbe della fogna pubblica.

Creato il 11 gennaio 2016 da Agipapress
PAVIA. Ore 13,53 di oggi 11 gennaio 2016, un piccolo escavatore dell'ASM Lavori fa la sua comparsa parcheggiato in via Milazzo; gli operai arriveranno poco dopo per iniziare i lavori di scavo e controllo.
Siamo ancora e sempre in via Milazzo ed il protagonista è il famoso "buco" a circa metà della carreggiata e che alcuni residenti hanno già ribattezzato "la crisalide",
L'ennesimo cedimento che si è riaperto l'altro ieri e di cui ieri vi avevamo dato notizia.
Oggi gli operai dell'ASM Lavori hanno effettuato un controllo finalmente serio. Hanno aperto un varco maggiore per verificare la consistenza e la portata del problema.
Alla fine è stato spiegato che si tratta di un cedimento del muretto del collettore fognario.
Quindi nella parte di spettanza pubblica, e non privata come era stato commentato al termine dell'intervento-tampone effettuato a novembre quando era stato spiegato che il Comune non poteva intervenire sull'origine del problema che era invece a carico della proprietà dell'abitazione prospiciente in quel punto della via.
Evidentemente non era una valutazione corretta e che, invece, dopo gli interventi di oggi, è stato possibili modificare spiegando ai cittadini che si sono avvicinati per avere informazioni dirette, che il cedimento riguarda la parte pubblica.
"Hanno proprio detto che il cedimento ha interessato il muretto di sostegno della fognatura nella parte pubblica" spiega Micaela Monti del Comitato spontaneo "Salviamo La Via Milazzo" che ha osservato il lavoro degli operai e ha anche chiesto venisse scattata qualche foto a documentazione della situazione, e che pubblichiamo qui accanto.
"Hanno aggiunto che il lavoro di novembre, era stato effettuato solo sul tratto relativo alla rottura del tubo di collegamento con la fognatura - prosegue la Monti -; ora però hanno effettuato dei controlli accurati da cui la conclusione diversa".
"Mi hanno spiegato che hanno inserito dell'acqua colorata (dalla tanica bianca in foto) nel tratto fognario a partire da questo buco e l'hanno seguita fino alla sua uscita, per capire quale fosse il percorso compiuto e sapere poi dove andare a verificare, punto per punto. Spaccheranno per capire quale è il punto critico e quindi butteranno all'aria la strada, ancora una volta!".

Per questo ASM avrebbe già chiesto al Comune i permessi per la chiusura della strada per un periodo di tempo che si presume possa variare da un minimo di 7 ad un massimo di 10 giorni.
I residenti sono però arrabbiati perché è l'ennesimo disagio che si va ad aggiungere a quelli che ormai da mesi stanno subendo per scelte dell'amministrazione comunale che assolutamente non condividono.
E la tensione è alta. "Sono anni che lo stiamo dicendo tutti qui in Borgo - commenta la Monti davanti alla prospettiva di ulteriori disagi -. Ce l'hanno con noi borghigiani, evidentemente! Altrimenti un lavoro di questo genere poteva e doveva essere fatto diversi anni fa, quando nel 2008 hanno rifatto l'acciottolato e il marciapiede".
"E' assurdo sostenere che non ci sono soldi per questi interventi quando però ne hanno da buttare per un "capodanno alla braciola" - commenta un altro residente evidentemente esasperato dalla impossibilità di entrare e posteggiare la propria auto in cortile -. Non gliene importa nulla di noi, delle tasse che paghiamo e della fatica che facciamo da quando ci hanno chiuso nel ghetto del Borgo Basso!".
E sono diversi a ricordare che si ripropone la necessità di intervenire sulla gestione della sosta dell'auto in un luogo non a rischio di multe.
"Noi siamo costantemente in trincea - commenta irritata la Monti - il senso unico ci impone di accedere a casa nostra tramite una strada che non è una strada e che è pericolosa; ma chi di dovere se ne infischia e preferisce fare scelte assurde e senza senso. Problemi che dovevano essere risolti da almeno un decennio e che continuano a trascinarsi nell'indifferenza generale delle istituzioni, vengono affrontate non per tempo, contenendo le spese ma in ritardo e con aggravio di costi che poi ricadono in un'ultima analisi, sul singolo cittadino. E per di più si voleva far credere che la colpa, nella fattispecie di questo buco, fosse di un privato! Ci mettono in condizione addirittura di non riuscire a muoverci, come spiegava nei giorni scorsi anche Marcella Magnino del nostro Comitato e poi pretenderebbero anche che accettassimo di subire in silenzio l'umiliazione di non poter far sentire la nostra voce, soprattutto in Comune?! E' accettabile tutto questo? Per me e per noi, no! Basta rattoppi! e Basta decisioni non condivise!! Ora ci aspettiamo che sia l'ultima volta che ci creano problemi con questo buco infernale e che si decidano a restituire la normale viabilità alla via Milazzo; perché le due cose per noi sono collegate".
Il tratto della strada interessata dall'intervento di sistemazione del collettore fognario coinvolge una ventina circa di famiglie che sperano sia davvero questo l'ultimo intervento definitivo per ridare almeno un po' di sicurezza alla transitabilità della strada.
(MiriamPaola Agili)