PAVIA. Il commento di Depaoli dopo il consiglio di ieri sera: "Non sono disposto a sacrificare le promesse, realizzabili e credibili, fatte alla città un anno fa".

Creato il 24 luglio 2015 da Agipapress
PAVIA. Il sindaco Massimo Depaoli interviene sempre su Facebook (che ormai sembra essere diventato l'unico canale d'informazione in tempo reale, alla faccia degli addetti stampa che, per definizione e antonomasia, dovrebbero svolgere questo lavoro di comunicazione) e lo fa con toni pacati e, da un lato, lusingando i propri elettori e ricordando come il suo programma sia nato con e per loro, i cittadini che hanno creduto in lui votandolo, e dall'altro ammettendo che ci sia stato un periodo per così dire, "di apprendistato", durato un anno, in cui tutti sono cresciuti e hanno avuto modo di acquisire esperienza.
Ma è nell'ultimo capoverso che arriva un commento, una risposta indiretta all'opposizione che ha subito chiesto non solo la sua uscita dall'aula ma anche la sua uscita di scena dalla guida della città per dare spazio a nuove elezioni, e rispondendo forse anche a quella parte del Pd che non pare più credere in lui come sindaco e forse ambirebbe sostituirlo con qualcuno dotato di più allure e grinta politica.

Una sola considerazione proprio a fronte di questa chiusa: il sostegno degli elettori è certo una bella cosa, necessaria per vincere, ma dopo la vittoria c'è la necessità di restare in sella al cavallo per tutto il tempo del mandato. E per farlo non bastano più il sostegno e l'amicizia dei cittadini; occorre una squadra unita, coesa e solida, realmente pronta a fare quadrato intorno al sindaco e in grado di "rispettare" e seguire le sue indicazioni, pena la caduta da cavallo, la caduta dell'amministrazione, la caduta dalle stelle alle stalle dell'intera città.
A meno che non si apra agli inciuci e ai "Patti del Nazzareno" in salsa pavese. Di cui sembra sentirsi già l'odore in lontananza....

Questo l'intervento del sindaco Depaoli
"Uno dei segreti che ha convinto i cittadini a riporre in me la propria fiducia non più di un anno fa è stata la nostra campagna elettorale. Con tutte le persone che fin da subito credettero alla mia candidatura impostammo una campagna elettorale che mi rappresentasse fino in fondo: seria, credibile, trasparente e, soprattutto, sincera. In quelle giornate non ho mai promesso nulla di cui non fossi pienamente convinto e sono sicuro che questo abbia reso il modello di città che abbiamo presentato ai cittadini pavesi credibile e convincente. Proprio per questo penso che la credibilità della mia persona sia stata una delle ragioni che ha portato migliaia di voti in più rispetto a quelli ottenuti dei partiti politici che mi sostenevano.
La strada verso quella Pavia che abbiamo disegnato prima nella nostra fantasia e poi descritta nel nostro programma elettorale è ancora lunga e questo primo anno di amministrazione ci ha dato grande esperienza che sarà fondamentale per affrontare le domande dei cittadini pavesi a cui non abbiamo ancora dato risposte convincenti: pulizia cittadina e cura del verde in primis. Ma non ho dubbi che questa sfida la vinceremo, perchè gioco questa partita con una squadra molto maturata dopo il primo anno di attività amministrativa e che ha già ottenuto importanti risultati per Pavia nel suo primo anno di lavoro.
Voglio però sottolineare che non sono disposto a sacrificare le promesse, realizzabili e credibili, fatte alla città un anno fa. Il programma elettorale che ha permesso a me di diventare sindaco e ai consiglieri comunali di essere eletti, rappresenta la nostra stella polare verso il cambiamento della città. Sono un insegnante con una tessera del PD in tasca ma sono soprattutto il Sindaco di Pavia e lo voglio essere di tutti: il mio patto elettorale per cambiare la città l'ho sottoscritto con i pavesi che ci hanno dato fiducia e non con singoli pezzi di un partito politico. E questo, per quello che mi riguarda, non cambierà: la sera di un anno fa come ieri notte e per i prossimi 4 anni.  #‎perPavia‬
(mpa)

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