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PAVIA. Il futuro secondo i Giovani di Cofindustria passa da collaborazione, innovazione, intraprendenza e cooperazione e dai social network.

Creato il 13 febbraio 2015 da Agipapress

PAVIA. Il futuro secondo i Giovani di Cofindustria passa da collaborazione, innovazione, intraprendenza e cooperazione e dai social network.

Marco Salvadeo presidente

PAVIA. Il futuro di Pavia potrebbero essere dei giovani imprenditori. La ricetta di Confindustria per una ripresa del territorio pavese è semplice: collaborazione, innovazione, intraprendenza e capacità di cooperare attraverso i social network.  Il tutto con la consapevolezza che la vera forza di ogni azienda non è la struttura in sé ma le potenzialità racchiuse in ogni singolo lavoratore.  “Il gruppo "Giovani imprenditori Confindustria" è un gruppo di persone e non di aziende – precisa subito Marco Salvadeo, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Pavia - in cui contano le singole individualità e non il brand come entità a se stante. Sulla provincia di Pavia contiamo circa 60 giovani. La nostra delega è il centro studi: ci occupiamo di elaborare i dati forniti dalla Camera di Commercio e dagli imprenditori stessi. Seguiamo anche il ramo dell’Education, recandoci nelle scuole a spiegare cos’è Confindustria, chi sono e come lavorano gli imprenditori, nonché perché essere un imprenditore può rivelarsi un plus e non un minus”. "Cerchiamo altresì di sradicare la mentalità old style – prosegue - secondo la quale essere imprenditore rappresenta una nota negativa nella descrizione di un individuo”.  Una prospettiva sicuramente innovativa, ma forse di difficile comprensione per i cittadini pavesi, da sempre restii a modificare la loro visione del mondo. “Tutto ciò che è fuori dagli schemi non viene subito assorbito dalla città – ammette Salvadeo - ma in passato ci sono state ottime collaborazioni con i Pavesi. Credo che si possa proseguire su questa strada. La nostra provincia è senza dubbio dispersiva, con i suoi tre microterritori, Oltrepò, Pavese e Vigevanese. Per fortuna i giovani sono più propensi a spostarsi. Per questo tutti i nostri progetti sono molto fluidi”.
La voglia però di sperimentare del Gruppo Giovani di Confindustria va oltre la semplice fluidità di movimento. “Abbiamo organizzato recentemente un incontro ‘social to business’ fra imprenditori in volo – ricorda il presidente - siamo partiti da Milano con alcuni giovani imprenditori spagnoli e abbiamo studiato un progetto durante il volo verso Barcellona".
Apparentemente potrebbe sembrare difficile ottenere informazioni sulle recenti attività del gruppo: il sito di riferimento, infatti, risulta fermo alla scorsa estate. Si tratta però di una scelta strategica.  “Cerchiamo di comunicare soprattutto attraverso i social – replica Salvadeo – e di intercettare i più giovani. Ogni anno riuniamo le classi quarte e quinte delle scuole superiori per spiegare loro cosa li aspetta, guidandoli nella scelta della facoltà universitaria oppure preparandoli al mondo del lavoro. Imparare le lingue e utilizzare bene i Social sono due obiettivi che i neodiplomati devono necessariamente porsi: l’impiegato di banca del futuro, per esempio, non starà allo sportello, ma farà consulenza online”.
Gli studi occupazionali rivelano però che Pavia non è affatto una meta ambita dai neolaureati.  “Ai Pavesi manca il coraggio di credere nel territorio in cui vivono – ammette Salvadeo - La via più facile sembra essere cercare lavoro a Milano. Ma il nostro territorio ha un enorme potenziale in campo agricolo, industriale, dei servizi e della sanità. Il policlinico San Matteo mette a disposizione 3.200 posti di lavoro ed è l’azienda più grande della provincia. A essa si aggiungono la Maugeri, il Mondino e l’Azienda Servizi alla Persona. Bisognerebbe costruire un polo industriale specifico dedicato all’ambito sanitario, ma occorre anche incrementare la consapevolezza della necessità di lavorare in questo ambito, affinché una tale ricchezza non esca da Pavia”.
PAVIA. Il futuro secondo i Giovani di Cofindustria passa da collaborazione, innovazione, intraprendenza e cooperazione e dai social network.

Un progetto che necessita dell’azione congiunta delle istituzioni. “Comune, Provincia e Regione in primis devono credere nel territorio e fare rete – sottolinea il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori - I tempi dei furbi sono finiti, di qualunque colore essi siano. La politica, troppo spesso, si traduce in annunci, proclami e ‘farò’ che non si traducono mai in azioni concrete”. Qualcosa potrebbe migliorare nella Pavia dell’era Depaoli, anche se il cambiamento stenta a decollare.
“E’ ancora prematuro dare un giudizio – ammette Salvadeo - sono passati solo 7 mesi. Confindustria si sta battendo per le infrastrutture e ha chiesto al Comune di agire tempestivamente. Si tratta di una tematica fondamentale in Lombardia, regione più produttiva d’Italia e quinta in Europa. I parlamentari Chiara Scuvera, Alan Ferrari e Gianmarco Centinaio sono molto vicini a Confindustria e hanno ottenuto alcuni risultati. Stiamo però collaborando meglio con l’assessorato regionale all’Innovazione e allo Sviluppo di Mario Melazzini”. 
a cura di Serena Baronchelli

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