Scopo della comunicazione alla Soprintendenza, la richiesta di vigilanza sull’iter che questa pratica avrà all’interno della Soprintendenza stessa di Milano perché possa essere espresso un parere definitivo e consapevole sulla richiesta di demolizione totale alla luce del valore storico e culturale del Lingottino. La Longo ricorda nella nota, che il 7 maggio scorso nel corso dei lavori della Commissione del Paesaggio si era venuto a conoscenza del fatto che fosse stata autorizzata la demolizione totale del fabbricato storico posto all’interno dell’ex Area Necchi e denominato Lingottino, un’opera di “pregio e singolare valore per la storia dell’architettura di Pavia” realizzata dall’architetto Giacomo Mattè Trucco, autore del Lingotto di Torino, da cui il nomignolo dato all’edificio. “Un fabbricato che ha un “singolare valore per la memoria della cultura industriale e della vita civile della città” – si legge nel documento inviato alla Soprintendenza - ma soprattutto, e ancor più grave, si evidenzia nello stesso verbale che: “tale richiesta di demolizione, è già stata avanzata a più riprese alla Commissione del Paesaggio e che questa Commissione ha sempre risposto negativamente (14/3/2011 e 22/3/2012) raccomandandosi di prendersi cura di tale significativo documento di cultura materiale”. Pareri contrari che tra peraltro sono stati avvallati tramite silenzio/assenso dalla stessa Soprintendenza che lei ora dirige”. La Longo e Protti si chiedono cosa possa essere intervenuto per far mutare radicalmente idea alla Commissione del Paesaggio che ha autorizzato “la perdita definitiva di un’architettura da loro stessi ritenuta cosi tanto meritevole di conservazione”. “A leggere il parere – proseguono nella nota - sembrerebbe che, oltre l’incuria dimostrata dalla proprietà del fabbricato, ci sia una “nuova perizia giurata a firma dello strutturista Ing. Sergio Sorgato attestante la decadenza strutturale raggiunta”.
Il Lingotto di Torino
CHI E’ GIACOMO MATTE’ TRUCCO. Ingegnere italiano nato in Francia a Trivy, Saône-et-Loire nel1869 e scomparso a Torino nel 1934 è considerato, per la realizzazione della fabbrica FIAT-Lingotto a Torino avvenuta nel 1921, un precursore dell'architettura funzionale. Sul tetto della fabbrica alta cinque piani costruì con uso integrale di cemento armato, la pista di collaudo delle auto alla quale si accedeva da una rampa di forma elicoidale. Nel 1928 l'opera fu presentata alla prima Esposizione Italiana di Architettura Razionale, organizzata a Roma. Mattè Trucco fu anche autore di altre opere importanti come le officine Villar Perosadi Torino, la diga sul Tanaropresso Pollenzo e la grande cupola coperta della Sala del Teatro Regio di Torino. (mpa)