PAVIA. Il post di Polizzi su via Milazzo solleva perplessità e le opposizioni scrivono al Prefetto.

Creato il 28 settembre 2015 da Agipapress
PAVIA. “Aggiornamento su Via Milazzo: venerdì il Prefetto mi ha informato di aver scritto al Sindaco chiedendo di avere notizie sui rilievi circa la pericolosità di Strada del Siccomario. Ora il Sindaco dovrà rispondere punto su punto, e dovrà assumersi la responsabilità di questa scelta da un punto di vista tecnico. La decisione di chiudere via Milazzo è stata presa in sicurezza?”.
Questo il post che è stato condiviso dal consigliere di M5S Giuseppe Polizzi stamattina su Facebook e che è stato subito oggetto di attenzione e anche di un po’ di  preoccupazione.  C’è stato anche chi ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto dal consigliere Polizzi che, correttamente ha indicato come il ricorso da lui presentato al Prefetto non corrisponde a quello degli altri consiglieri di opposizione.  Ad un post, infatti, il consigliere pentastellato ha risposto specificando:  “La mia opposizione è indipendente rispetto a quella degli altri. Il mio unico obiettivo è fare poca caciara e portare risultati concreti. Parlo e lavoro solo per il M5SA parte questa giusta precisazione, era risultato però da subito che il ricorso, inviato al Prefetto anticipatamente via pec e poi via raccomandata, dai consiglieri di opposizione insieme con il gruppo di Azione Democratica, mancava tra gli altri, anche della firma del consigliere Polizzi, e che lo stesso Polizzi subito dopo aveva provveduto ad inviare anche un proprio esposto come M5S sempre al Prefetto. I due esposti avevano però una differenza di fondo: il primo presentato dalle opposizioni e da AD puntava a mettere in evidenza la reale possibilità di utilizzo di una “pista di servizio” come se fosse una normale via di comunicazione, con tutte le problematiche che inerivano AIPO come proprietaria della via e del Comune come gestore della stessa; l’esposto del consigliere Polizzi invece puntava sull’applicazione delle indicazioni fornite dal Codice della Strada affinché una “strada” possa essere definita e utilizzata come tale.
I due esposti sono in effetti complementari dal momento che anche nel primo si trova indicata questa problematica più strettamente “viabilistica”; ma resta il fatto che, almeno stando a logica, una strada deve essere prima definita tale per potersi vedere applicate nel dettaglio le indicazioni riportate nel Codice “della Strada”.
Dal post di Polizzi però sono scaturiti altri commenti tra i firmatari del primo esposto inviato al Prefetto. La perplessità è nata dalla considerazione che il Prefetto avesse indicato di “aver scritto al Sindaco” per avere notizie sui rilievi circa la pericolosità di questa strada.
In effetti il sindaco, almeno in questa fase iniziale, non sarebbe il logico interlocutore del Prefetto, mentre dovrebbe essere AIPO in quanto proprietaria della “pista di servizio”. E’ AIPO a dover chiedere conto al gestore/concessionario Comune, e quindi al sindaco, se le regole e gli accordi sono stati rispettati. 
E nel caso rilevasse delle difformità dagli accordi, dovrebbe da un lato comunicare con il sindaco e dall’altro informare la Prefettura della situazione rilevata.  Da qui la perplessità delle opposizioni e di Azione Democratica ed è proprio il presidente di AD Fabrizio Protti a commentare.  “Siccome le diffide inviate sono state due e nell’ordine prima quella delle opposizioni e poi quella del consigliere Polizzi, perché la risposta viene data ad una e non invece a tutti i richiedenti attraverso i canali ufficiali?” La domanda condivisa, ha portato in serata alla stesura di una lettera inviata al Prefetto che pubblichiamo integralmente qui di seguito in anteprima:
"Egregio Sig. Prefetto, 
In data 23/9/2015 inviavamo alla Vostra cortese attenzione una lettera con oggetto : " Richiesta/Diffida a chiusura al traffico veicolare dell'opera arginale di 2 categoria del siccomario (PV)". 
La lettera era firmata oltre che da noi, anche da:
- Consigliere Rodolfo Faldini ( Pavia con Cattaneo) 
- Consigliere Nicola Niutta ( NCD Pavia) 
- Consigliere Melania Lanave ( Forza Italia Pavia) 
- Consigliere Matteo Mognaschi (Lega Nord Pavia) 
Abbiamo appreso successivamente dai social Network, che il consigliere Giuseppe Polizzi M5S ha provveduto successivamente la nostra azione congiunta, ad indirizzarLe una missiva con perplessità simili. 
In data odierna apprendiamo poi con stupore, che Lei avrebbe risposto al consigliere Giuseppe Polizzi M5S, indicando un futuro contatto con il Sindaco quale primo passo alla soluzione per i problemi riguardo la strada arginale, che allo stato dell'arte dovrebbe essere solo chiusa. 
Siamo certi che Lei potrà dedicare attenzione a questa situazione nel rispetto dei protocolli istituzionali al fine di chiarire:
- Perché la comunicazione sarebbe stata indirizzata al concessionario ( Comune) essendo chiara la procedura indicata nel testo unico al riguardo ed essendo altrettanto chiara la decisione in capo ad AIPO (proprietario) e Prefetto. 
- Perché ed in che modo la Sua attenzione nel rispondere sarebbe stata indirizzata alla sola lettera M5S, se pur in presenza di una lettera precedentemente inviata, suffragata da ampia documentale e non solo opinioni peritali, firmata da ben 5 formazioni potiche di cui 4 rappresentano il 50 % dell'elettorato pavese. 
Certi che vorrà chiarire questo spiacevole equivoco, cogliamo l'occasione per porgere i nostri più distinti saluti 
Rodolfo Faldini ( Pavia con Cattaneo) 
Matteo Mognaschi ( Lega Nord Pavia) 
Melania Lanave ( Forza Italia Pavia) 
Nicola Niutta ( NCD Pavia) 
Fabrizio Protti ( Azione Democratica) 
di Miriam Agili