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PAVIA. Il ricordo di Galileo Vercesi martire italiano al Collegio Borromeo

Creato il 29 ottobre 2014 da Agipapress
PAVIA. Il ricordo di Galileo Vercesi martire italiano al Collegio BorromeoPAVIA. Domenica 12 ottobre è stata una giornata importante per il Collegio Borromeo di Pavia: ha accolto, infatti, la celebrazione del ricordo di Galileo Vercesi avvocato e martire italiano della Seconda Guerra Mondiale nella data del settantesimo anniversario della sua fucilazione. Le celebrazioni commemorative si sono aperte alle 10,30 e dopo il saluto di don Paolo Pelosi, rettore del Collegio Borromeo, e l’introduzione del professor Davide Vicini di cui Galileo Vercesi fu allievo, è intervenuta Paola Focherini di Carpi, figlia di quell’Odoardo Focherini beatificato il 15 giugno dello scorso anno e compagno di prigionia di Galileo Vercesi. A lei il compito di approfondire il tema di “Campo Fossoli, quotidianità, amicizia, memoria”. Lo scrittore e giornalista pavese Mino Milani ha tenuto poi la commemorazione ufficiale mentre Caterina Zaira Laskaris ha illustrato i documenti dell’Archivio Storico del Collegio Borromeo.
Al termine, la messa è stata celebrata nella Cappella dei Santi Giustina e Carlo.  PAVIA. Il ricordo di Galileo Vercesi martire italiano al Collegio BorromeoOltre ad alcuni stretti familiari di Vercesi, tra cui le nuore di Galileo, Bice Rizzoli vedova di Marco Vercesi, e Anna Maria Mancastroppa vedova di Giorgio Vercesi. erano presenti anche altri congiunti delle 77 vittime di Cibeno, episodio del 12 luglio 1944: Carla Bianchi, figlia di Carlo Bianchi; Pier Gabriele Molari, figlio di Rino Molari; Elena Magnini, nipote di Antonio Manzi. C'era anche Pierluigi Gasparotto, figlio di Leopoldo, Comandante di Giustizia e Libertà, principale ricercato da tutte le polizie tedesche, primo fucilato a Fossoli il 22 giugno 1944. 
Importante l'intervento dell’ex parlamentare Virginio Rognoni che conobbe personalmente Galileo Vercesi. L'assessore del Comune di Pavia Fabio Castagna ha portato il saluto del sindaco Massimo De Paoli. C’erano anche il sindaco di Montù Beccaria Amedeo Quaroni, località dove Vercesi nacqua nel 1891, con il Gonfalone del Comune; l'alfiere Dante Mela, con il Labaro Apc di Pavia; il cavaliere Luigi Gatti presidente e fondatore della Sezione Apc di Sant'Angelo Lodigiano con la bandiera associativa; il dottor Carlo Scotti già sindaco di Voghera con il Medagliere della Fivl; il geometra Luigi Bozzini presidente dell'Aned della provincia di Pavia con il Labaro portato da Vichi Gandolfi; il tenente Brandolini presidente dell'Unuci – Sezione di Pavia con il Gagliardetto. PAVIA. Il ricordo di Galileo Vercesi martire italiano al Collegio BorromeoPresenti anche il professor Angelo Stella accademico emerito della Crusca; il professor Gianni Mussini ex vicepresidente del Movimento Nazionale per la Vita, e il ragionier Francesco Schira ex consigliere comunale di Pavia.
L’evento è stato organizzato oltre che dal Rettore del Collegio Borromeo e dal consigliere Davide Vicini, anche dal professor Emanuele Gallotti vicepresidente nazionale Apc e consigliere nazionale Fivl.  E’ pervenuto inoltre, a nome del Capo dello Stato, una lettera da parte del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, letta dal Rettore del Collegio all'inizio della manifestazione. Al termine, la Fivl (Federazione Italiana Volontari della Libertà) ha offerto il pranzo ai familiari delle vittime presso un ristorante cittadino.
“Esprimo profonda gratitudine al Rettore del Collegio Borromeo don Paolo Pelosi, e al Consigliere, professor Davide Vicini per avermi coinvolto nell'organizzazione di questa importante occasione del settantesimo anniversario della morte del proprio ex alunno, l’avvocato Galileo Vercesi martire italiano per la libertà - ha commentato al termine lo stesso Emanuele Gallotti (a destra nella foto) -.  PAVIA. Il ricordo di Galileo Vercesi martire italiano al Collegio Borromeo Un grazie particolare anche al dottor Davide Griffini della Segreteria Didattica del Collegio per la sua disponibilità e collaborazione. Desidero infine rinnovare il sentimento di forte vicinanza ai familiari delle vittime di tutte le guerre e, in particolare, ai parenti dei 77 fucilati dell'eccidio di Cibeno passato alla storia come uno dei più atroci atti di violenza commessi dai nazisti contro internati politici e prigionieri di guerra”.

GALILEO VERCESI. Nato nell’Oltrepò Pavese, a Costa Montefedele in Comune di Cantù, aveva partecipato come volontario alla Prima guerra mondiale. Nel dopoguerra, si era impegnato in politica ed era stato segretario del Partito popolare a Milano. Dopo l'8 settembre 1943, per la sua esperienza politica e militare, Vercesi entrò a far parte del Comando generale del Corpo Volontari della Libertà. Merita di essere ricordato che su proposta dell'Associazione Partigiani Cristiani, presidente Raffaele Morini e vicepresidente Emanuele Gallotti, l'8 settembre 2006, al nome di Vercesi è stata intitolata la vecchia via Darsena a Pavia, a nord degli Orti Borromaici. Quel giorno erano presenti, per la famiglia di Galileo Vercesi, i nipoti Paolo Maria Bianchi e la sorella Laura.


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