PAVIA. Il TAR ha dato ragione a Comune e Croce Verde nel Servizio per il trasporto dei disabili.
Creato il 15 marzo 2016 da Agipapress
PAVIA. Il TAR ha respinto il ricorso presentato dalla
Botti Autoservizi dando ragione al Comune di Pavia per l'aggiudicazione in favore
di Croce Verde Pavese della gara per l'affidamento del “servizio di trasporto
di soggetti disabili” frequentanti i Centri Diurni per Disabili (C.D.D.) della
città.
Il Comune di Pavia nell’ottobre 2015 ha indetto una
procedura di gara, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa,
del servizio di trasporto per disabili frequentanti i Centri Diurni per
Disabili del Comune di Pavia, per un periodo di 5 anni.
“Si tratta -
esordisce l’assessore ai servizi sociali del Comune di Pavia Alice Moggi - di un servizio sociale delicato, che richiede attenzione e rispetto dei
tempi di accompagnamento ed è mirato a facilitare l'accesso alle strutture da
parte delle persone disabili residenti nel Comune di Pavia frequentanti le
suddette strutture, nonché l'accompagnamento per le attività integrative
previste dai piani educativi individualizzati”.
Oltre all’ordinario trasporto dal domicilio degli utenti
alle strutture sedi dei CDD, il servizio prevede anche “attività integrative” e
richiede la presenza dell’autista e dell’automezzo presso i CDD per ulteriori
attività educative.
“Per l’affidamento del servizio di trasporto
sociale – ricorda la Moggi - il
Capitolato ha previsto l’assegnazione di punteggi, ripartiti per il 30% per il
prezzo e per il 70% per la qualità del servizio, stabilendosi per quest’ultima
una serie di criteri, con relativi punteggi. Tra i criteri a cui vengono
riconosciuti i più alti punteggi, spiccano, nelle modalità organizzative, le
“relazioni con l’utenza”, e nel personale, il possesso di attestati, da
produrre, di primo soccorso e antincendio, nonché, esperienza maturata in
servizi analoghi, ossia servizi di trasporto sociale per disabili”.
Alla gara hanno preso parte due concorrenti, ovvero l’Associazione
ONLUS “Croce Verde Pavese” già precedente gestore del servizio, e la ditta
individuale “Botti Autoservizi di Botti Andrea”, e l’appalto è stato assegnato
a Croce Verde.
Contro l’aggiudicazione, la Botti Autoservizi aveva presentato
ricorso.
“La Botti
Autoservizi – afferma l’assessore Moggi
- ha travisato il contenuto dell'appalto
che non è un servizio di trasporto ordinario né una fornitura di noleggio di
autobus con conducente, ma è, come descritto dalla determina e nel Bando, un
servizio sociale, e in tal modo è poi descritto negli atti di gara: un
"servizio di trasporto disabili" ricompreso nel più ampio servizio
sociosanitario per disabili reso dai CDD”.
Alla Croce Verde è stata richiesta l'organizzazione
complessiva del servizio, non la semplice messa a disposizione di conducenti
professionisti, con i relativi mezzi, evidenziando gli atti di gara la sua
finalizzazione al trasporto sociosanitario dei disabili, con criteri che ne
garantiscono la continuità, la qualità, l'appropriatezza, in particolare nel
curare il rapporto con l'utenza, nel mettere a disposizione personale dotato di
attestati di soccorritore e con specifica esperienza nel trasporto sanitario e
sociosanitario.
“L'appalto – precisa Alice Moggi - è stato aggiudicato
con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. La congruità
dell'offerta non riguarda dunque il solo prezzo, che nella specie, peraltro, è
in linea con il prezzo posto a base d'asta. La congruità si verifica valutando
un rapporto inversamente proporzionale tra punteggio dell'offerta tecnica e
punteggio relativo al prezzo, dovendosi ritenere congrua l'offerta complessiva
che a fronte di un alto punteggio per la qualità tecnica corrisponda un basso
punteggio per l'offerta economica. Un progetto tecnico giudicato di qualità non
può infatti determinare un prezzo basso, il che sarebbe indice di poca serietà
e affidabilità di quanto dichiarato nel progetto tecnico, ma un prezzo alto.
Croce Verde ha dimostrato – conclude l’assessore ai servizi sociali - attraverso la quantificazione dei costi
delle singole voci progettuali, la pertinenza e congruità dell'offerta
economica con il progetto tecnico/organizzativo”.
Sull'istanza di sospensione cautelare è pertanto prevalente
l'interesse pubblico a dare continuità al servizio, essenziale per poter
rendere accessibili i C.D.D. comunali agli utenti disabili.
Una eventuale
interruzione della frequenza ai C.D.D. avrebbe creato gravi pregiudizi all’utenza.
Tutto ciò considerato, il Comune di Pavia ha chiesto al
TAR di rigettare l’istanza di sospensione cautelare dei provvedimento,
presentata da Botti, e di rigettare anche il ricorso, cosa che il TAR ha interamente
accolto.