I politici pavesi sono tornati operativi e lo testimonia l’estenuante ping pong di ieri sera a Palazzo Mezzabarba. I consiglieri che sulle loro pagine Facebook hanno sottolineato la prosecuzione a oltranza dei lavori dell’assemblea, stamattina non si contano.
L’impressione generale, però, è che le polemiche siano sterili, data la delicatezza del momento: il bilancio comunale deve essere approvato entro il 30 settembre eppure i tempi sembrano tutt’altro che maturi.
La maggioranza accusa l’opposizione di ostruzionismo, la minoranza accusa il Pd di non essere in grado di gestire adeguatamente le risorse a loro disposizione pur agevolati dalla strada spianata lasciata dall’amministrazione Cattaneo.
Le lancette cambiano posizione ma lo schema non cambia. Le tematiche che hanno scandito il tempo in sala consiliare ieri non si discostano molto da quelle della sera prima: aumento delle rette degli asili nido, tassazione eccessiva, integrazione dei sinti di piazzale Europa nel tessuto cittadino, ricomparsa degli “amici degli amici”.
La minoranza lamenta un “cambiamo per niente” in luogo del tanto decantato “cambiamo davvero”. Sembrerebbe infatti imminente l’entrata in Comune di Michele Orezzi in qualità di “articolo 90”.
Quest’ultimo, nonostante il suo background da farmacista, curerà personalmente la comunicazione fra amministrazione comunale e stampa, insediandosi a breve nell’ufficio di gabinetto di Massimo Depaoli.
Alle 5 e 20 circa il gong: fine secondo round. L'appuntamento è rimandato nuovamente a domani, con inizio alle 19,30.
(a cura di Serena Baronchelli)