PAVIA. L’aiuto del Comune per le morosità incolpevoli nel pagamento degli affitti

Creato il 14 marzo 2015 da Agipapress

Laura Canale

PAVIA. Uscire dalle situazioni di morosità incolpevoli si può ed il Comune di Pavia sta realizzando e promuovendo nuove iniziative a sostegno di inquilini residenti a Pavia che non riescono a sostenere la spesa dell'affitto. Grazie a risorse comunali e regionali sarà possibile accedere a percorsi di sostegno economico sotto forma di contributi, inserimento lavorativo o microcredito.  Prevista altresì la possibilità di attivare delle borse lavoro per chi ha già delle competenze lavorative e fatica a rimettersi in gioco, e borse di studio, qualora il titolo posseduto non sia competitivo. Si prevedono all'incirca 3.000 euro per ogni progetto. "Il periodo attuale vede un crescente numero di affittuari in difficoltà di pagamento - ha spiegato l'assessore con delega alla casa Laura Canale - La morosità incolpevole affligge anche famiglie che fino a qualche anno fa riuscivano senza difficoltà a pagare l'affitto. Il Comune di Pavia intende portare avanti delle iniziative che prevengano lo sfratto esecutivo e che favoriscano l'attivazione delle persone coinvolte". Nel giro di 24 mesi l'individuo che usufruirà degli aiuti è chiamato a restituire le risorse al Comune attraverso somme in denaro, corsi di formazione o ore di volontariato. L'iniziativa, che riguarda esclusivamente il libero mercato, prevede condizioni specifiche peri accedere alla sperimentazione. "Ė importante intercettare la situazione prima che esploda - spiega Carla Carbonini responsabile del coordinamento amministrativo alle attività sociali del Comune di Pavia - per esempio in casi di morosità accertata di 3 mesi. La persona stessa si mette in gioco, mentre noi forniamo gli strumenti per reinventarsi. Tutto deve avere una restituzione, quantomeno sottoforma di impegno e di voglia di lavorare". Lo Sportello Informazioni e presentazione domande sarà aperto ogni giovedì dalle 14 e 30 alle 16 e 30 presso l'APS di Borgo Ticino.
Le domande pervenute sono circa 15; il primo progetto è già stato avviato. La sperimentazione proseguirà fino alla metà del 2016.

a cura di Serena Baronchelli