Questo il filo conduttore de “L’estroflessione italiana: da Castellani a Castelvecchi” la mostra che s’inaugura venerdì 7 novembre alle ore 18, a Spazio per le arti contemporanee del Broletto di Pavia. Organizzata dall’Associazione culturale Giorgio La Pira Onlus, La Bezuga e Artea Gallery, in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia, e curata da Giosuè Allegrini (che ha redatto anche i testi di presentazione in catalogo), l’esposizione, che resterà aperta fino al 23 novembre prossimo, propone una cinquantina di opere provenienti da gallerie e collezioni private di alcuni dei più noti rappresentanti dell’estroflessione in Italia: Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Turi Simeti, Giuseppe Amadio, Dino Castelvecchi e Andrea Bassani. Ciascuno, secondo la propria poetica, è stato in grado di liberare la pittura dalla schiavitù della logica, della bidimensionalità a tutti i costi. Con gli estroflessionisti l’arte non interpreta più la realtà, non si limita a darne una spiegazione: piuttosto la rivive, la trasforma, la mastica.
I quadri non hanno nulla dell'impianto tradizionale, sono sculture, installazioni su cui la storia non poggia ma scorre, s'insegue, s'avventa. Scivola attorno, da una parte e dall'altra, senza che lo spettatore possa sentirsi rassicurato dalla tridimensionalità della superficie. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da La Bezuga con testi critici di Giosuè Allegrini. Mostra:“L’estroflessione italiana: da Castellani a Castelvecchi. La strutturazione dinamica della superficie: Amadio, Bassani, Bonalumi, Castellani, Castelvecchio, Simeti Sede: Spazio per le arti contemporanee del Broletto Periodo: 7 – 23 novembre 2014 Orari: dal martedì al venerdì 16.30 - 19.30; sabato e domenica 10.30 - 12.30 e 16.30 - 19.30; chiuso lunedì. Catalogo in mostra. Ingresso libero