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PAVIA. L’Ultima cena di Nicola da Urbino a “Uno:Uno. A tu per tu con l’opera”

Creato il 21 aprile 2015 da Agipapress
PAVIA. L’Ultima cena di Nicola da Urbino a “Uno:Uno. A tu per tu con l’opera” PAVIA. E’ dedicato all’Ultima Cena di Nicola da Urbino l’incontro destinato a far conoscere un’opera d’arte, appuntamento mensile per un anno ricco di cultura.
Domenica 26 aprile alle ore 16,30 nei Musei Civici del Castello Visconteo, ci sarà il nuovo incontro per conoscere meglio l’opera di un artista conosciuto e apprezzato come ceramista e maiolicaro Nicola di Gabriele Sbraghe più noto come Nicola da Urbino e che deriva dall’omonimo affresco della tredicesima volta delle Logge di Raffaello in Vaticano.  La formella (una maiolica 22,5x29 cm.) proviene dalla collezione di Luigi Malaspina di Sannazzaro e sarà presentata e spiegata al pubblico da Paola Casati Migliorini che ha riconosciuto la paternità dell’opera appunto a Nicola da Urbino. 

PAVIA. L’Ultima cena di Nicola da Urbino a “Uno:Uno. A tu per tu con l’opera”

assessore Giacomo Galazzo

“I nostri Musei sono ricchi di arte, di storia e di opere di straordinario valore, a volte non sufficientemente conosciute anche nella nostra stessa città – dichiara l’assessore alla cultura Giacomo Galazzo –. Questa bella iniziativa apre le porte dei musei e lo fa in un modo nuovo e originale, tentando di invogliare il visitatore a tornare periodicamente a visitarli proprio perché luogo di esperienze artistiche sempre nuove e stimolanti”.
L’ingresso a Uno:Uno è gratuito per tutti i possessori della MY MUSEUM CARD, che offre  l’accesso ai Musei Civici del Castello Visconteo per 365 giorni: una tessera fedeltà – annuale e nominale – che consente l'accesso illimitato alle collezioni museali e alle mostre organizzate dai Musei Civici, la partecipazione gratuita a tutti gli eventi collaterali e riduzioni speciali per le mostre delle Scuderie e gli acquisti al bookshop.
Per chi desiderasse averne una, l'iniziativa è aperta al costo simbolico di 1 euro: un piccolo contributo  alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città.
CHI E’ Nicola da Urbino Il primo riferimento di Nicola di Gabriele Sbraghe si trova in un documento del 1520 a Urbino, nel quale è definito “maestro”, dove fu attivo fino al 1537-1538 anno della sua morte e dove era proprietario di una bottega.
Si conoscono cinque opere autografe, una all’Ermitage di San Pietroburgo, una al Louvre di Parigi, al Museo del Bargello di Firenze, una nella Chiesa di Santo Stefano di Novellara e infine una al British Museum.
Sono utili per costruire il corpus della sua produzione e per lo studio di altri esemplari attribuiti alla sua mano: si tratta della collezione delle famose credenze per Isabella d’Este Gonzaga, della famiglia Calini di Brescia, del Museo Correr di Venezia e infine un piatto con Adamo ed Eva della famiglia Valenti Gambara di Mantova.

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