PAVIA. L'ultimo è una cravatta ma le Mug sono il must dei gadget dell'Università di Pavia nello Shop-Up interno

PAVIA. L’Università degli Studi di Pavia sa come fare per farsi ricordare: per l’imminente inizio del nuovo anno accademico ha deciso di posizionarsi … al collo degli studenti, e non solo. Da alcune settimane, infatti, è disponibile presso lo Shop-Up dell'Università (http://www.shop-up.eu/) in uno degli splendidi cortili della sede centrale dell’Università e che si affaccia su corso Carlo Alberto, la nuova cravattaocra e blu contraddistinta dall’immancabile sigillo dell’Università. 
Per chi non lo sapesse, il sigillo dell'Università di Pavia venne realizzato alla fine degli anni ‘20 dall'architetto pavese Aschieri. E’ diviso in quattro campi dalle mazze cimate da un’aquila in volo, tradizionalmente portate dai bidelli nei cortei rettorali. Ebbene per un articolo di questo genere che racchiude i simboli della massima realtà culturale pavese, quanto sono disposti a pagare gli universitari pavesi che intendono mostrare con fierezza il "sigillo" dell'ateneo pavese? “Ogni anno cedo alla tentazione e spendo un centinaio di euro – ammette Alessio B. al secondo anno di Economia – gioco nella squadra del mio collegio e porto con orgoglio la felpa con lo stemma dell’Università. Sono venuto a Pavia per studiare, ora mi sento a casa”.
“I gadget sono belli ma troppo cari – lo smentisce Monica iscritta a Giurisprudenza – ho comprato una tazza, ma non credo che acquisterò altro in futuro”. A frequentare lo Shop up, però, non sono solo gli iscritti ai corsi di laurea: a cercare e acquistare l’ultimo gadget ci sono anche professori, ex studenti, dipendenti dell’Ateneo e occasionali visitatori. Le tipologie di oggetti realizzati e recanti il sigillo dell’Ateneo pavese, sono talmente tante che è quasi impossibile elencarle tutte: si va dalle classiche tshirt e felpe con stampato l’anno di fondazione dell’ateneo agli zaini e alle borse, ma anche cappellini, portachiavi, foulard. I più classici, però,  sono il “tocco” (il tradizionale cappello da laurea) e la “feluca” tipica della goliardia, disponibile nei diversi colori delle facoltà.
A completare la collezione, le più gettonate: le tazzone con lo stemma universitario, meglio note con il loro nome inglese: “mug”. Queste, in particolare, sembrano rappresentare il cuore dello Shop Up.
Vero e proprio oggetto da collezione e per tanti, un must dell’Ateneo pavese, all’interno del negozio è la protagonista di una vetrinetta molto particolare: la “Mug Exchange”.
In questa, che rappresenta una singolare ma apprezzata iniziativa, sono raccolte 82 tazze provenienti dalle Università di tutto il mondo (Harvard, Trinity, Coimbra, Dubai, Adelaide e molte altre ancora). Si tratta di un modo per “fare rete” fra atenei di diversi Paesi. Come?
Si consegna allo Shop Up una tazza proveniente da un’università straniera e in cambio si riceve la Mug dell'Ateneo Pavese dell'anno in corso.
Nato nel 2005 fra i primi in Italia, lo Shop Up, gestito dal 2011 da Veronica Tamiazzo e da Loredana Pagano, riaprirà i battenti il 9 settembre.
(a cura di Serena Baronchelli)
(le immagini sono ricavate dalla fanpage dello Shop-Up su Facebook)