PAVIA. Ci volevano fatti di cronaca drammatici per
capire che le proposte avanzate da ANDI, il più rappresentativo sindacato di odontoiatri
liberi professionisti operativo in Italia erano nel giusto proponendo l’inserimento
di due emendamenti al ddl concorrenza grazie ai quali si cercava di mettere
riparo agli errori di una “libera concorrenza” fasulla e farlocca, costruita
male e gestita peggio, capace di produrre mostri che sono finiti,
fortunatamente, nelle mani della magistratura.
Ci voleva lo scandalo della sanità lombarda
con le società di capitale che gestivano a proprio piacimento l’odontoiatria
pubblica, ci voleva ‘arresto della dirigenza della Vitaldent in Spagna, e le
recenti notizie diffuse su Striscia, che pure quattro anni fa aveva
attaccato ANDI con una sorta di campagna di controinformazione a sostegno delle
cliniche estere e del turismo dentale; ebbene ci volevano tutte queste notizie
per ottenere l’attenzione del mondo politico e convincerlo – ma chissà fino a
quando?! – a dedicare un po’ di tempo e d’impegno per chiedere che si prendano
decisioni serie e concrete perché venga tutelata e salvaguardata la salute dei
pazienti?
Che la situazione fosse arrivata ad una evoluzione importante era stato chiaro quando, dopo la notizia dei due emendamenti, ANDI era
stata oggetto di un attacco mediatico spropositato da parte di quelle società
di capitale che si sono sentite evidentemente punte sul vivo e nei loro interessi
più forti. Hanno rivolto accuse di ogni genere al mondo dell’odontoiatria
rispolverando persino vecchi clichè assolutamente fuori dalla realtà con il solo
scopo di gettare discredito e non considerando che questo si sarebbe potuto ritorcere contro di loro.
E così è stato. ANDI questa volta ha risposto con un’analoga campagna stampa spiegando le ragioni per cui quegli
emendamenti erano dovuti e corretti, e atti a garantire non il beneficio
economico dei proprietari delle società di capitali ma il benessere dei
pazienti.
E la magistratura sia in Italia che all’estero
ha indirettamente contribuito a dimostrare che le preoccupazioni e le problematiche sollevate
da ANDI, e che erano state rispedite al mittente persino da un'importante associazione consumatori come Altroconsumo che ha dimostrato una incomprensibile cecità sociale, erano più che fondate.
La campagna mediatica è proseguita poi con altre
pubblicazioni a livello territoriale tra le quali c'è anche il contributo di ANDI Pavia che ha diffuso una
comunicazione ai cittadini scegliendo la forma della lettera aperta a firma del
presidente dottor Marco Colombo, e rivolta a tutti, per dimostrare come sia
importante il rapporto stretto e diretto fra odontoiatra e paziente e adottando
un claim che nella forma, rende protagonista ciascun lettore: “Prima di
aprire la bocca, apri gli occhi. E ragiona!”.
Ne riportiamo qui di seguito il testo e l’immagine
pubblicata sul quotidiano locale.
“Quando stai per sederti sulla poltrona di uno
studio dentistico in
una “clinica odontoiatrica” di una catena del settore, in un centro commerciale
o in una struttura low cost o in un locale
tenuto da chi esercita in modo abusivo la professione odontoiatrica, ragiona a chi stai per
affidare la cosa più preziosa che hai: la salute
della tua bocca.
Tu sei lì perché vuoi che il tuo sorriso sia bello e sano.
Allora perché non sei
dal tuo dentista di fiducia?
Rifletti: come può una clinica odontoiatrica, una società di
capitali, un franchising proporti atti medici quali le cure odontoiatriche
adducendo la scusa della “libera concorrenza”? Da quando la salute va a
braccetto con l’economia? Da quando il Codice Deontologico del medico
e del dentista, si svende e si sottomette al concetto delle leggi del commercio, dell’offerta
speciale, del sottocosto, dello sconto? Da quando la giacca e cravatta del venditore
si confondono con il camice del dentista?
Seduto su quella poltrona, sai bene che da lì non arriveranno risposte o soluzioni ma
solo carte e impegni
finanziari da firmare e onorare; anche se poi quella “clinica”
forse chiuderà all’improvviso, come hai letto in tante cronache, lasciandoti senza cure e dovendo continuare a
pagare ratei per un servizio non finito e una bocca rovinata; anche se poi quel lavoro sarà fatto
con tempi e metodiche superficiali, per mantenere l’impegno dei prezzi bassi,
come detto nella pubblicità che ti ha convinto a sederti dove sei; anche se il dentista che ti seguirà
sarà sempre diverso e ne chiederai il motivo senza ricevere, nemmeno in
questo caso, una risposta
o almeno una risposta soddisfacente; anche se il
costo, alla fine, sarà uguale o anche superiore a quello che avresti pagato al
tuo dentista di fiducia, preparato, formato, aggiornato ma che proprio per questo ti garantisce
un piano di trattamento discusso e valutato insieme con te, che ti segue con
un’attenzione e una dedizione che solo un operatore sanitario può
garantirti.
Certo! Il tuo odontoiatra
rispetta un Codice Deontologico che
gli indica come deve comportarsi con il proprio paziente, il manager no!
Il tuo odontoiatra ti segue responsabilmente perché risponde
del lavoro che ha fatto; il manager e la società di capitali no.
Col tuo odontoiatra
instauri un rapporto di fiducia in cui una stretta di mano vale il tuo sorriso.
Il tuo
odontoiatra non ti sottoporrà mai ad un trattamento inutile per fare cassa. Le
cosiddette “cliniche odontoiatriche” o low cost possono farlo,
e lo fanno a tue
spese, sia economiche che morali.
La commistione fra business e odontoiatria, fra affari e
salute, porta sempre a danni pesanti per una persona sola, il paziente: tu,
seduto su quella poltrona, sei la prossima vittima del sistema.
Ricordalo, prima di aprire la bocca!
Il tuo dentista ANDI si batte da sempre perché questo non
accada, perché i dentisti siano davvero dentisti e operatori sanitari, non
commercianti o piazzisti; cura la preparazione e la formazione affinché quando
tu ti siedi sulla poltrona di un dentista, possa essere davvero sicuro e
tutelato, possa alzarti soddisfatto e certo che quanto è stato fatto abbia
rispettato regole ben precise e protocolli verificati.
ANDI si batte perché tu possa ottenere cure con il
massimo della sicurezza e lo ha fatto anche di recente proponendo a livello
politico la strada giusta da seguire con due emendamenti che, proprio perché
fatti per proteggerti, mirano ad estendere le tutele che i cittadini oggi
hanno, rivolgendosi per le cure ad un dentista libero professionista, anche ai
pazienti che scelgono di farsi curare in una clinica odontoiatrica organizzata
come “società di capitale”.
Tu, seduto su quella poltrona in attesa di iniziare le
cure odontoiatriche proposte scontate e in offerta speciale, pensi ancora che
la tua bocca debba essere il campo di battaglia e di scontro fra piazzisti? o
non debba invece essere una parte del tuo corpo da trattare con tutte le dovute
cautele e attenzioni perché tu possa davvero uscire soddisfatto e garantito ora
e in futuro?
Allora prima di aprire la bocca, alzati e torna dal tuo
dentista di fiducia, l’unico vero “alleato” della tua salute orale.
Marco Colombo Presidente ANDI Pavia