È l'immagine simbolo della "Primavera delle università", evento promosso dalla CRUI per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione universitaria italiana.
La giornata si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle 13 studentesse in Erasmus che hanno perso la vita in un grave incidente stradale in Spagna e dall'incontro pubblico "L'Università incontra la politica e l'impresa. Riflessione sui futuri possibili”.
A parlare per il Rettore Fabio Rugge, impegnato a Parigi nell'istituzione di una borsa di studio in memoria di Valeria Solesin, è stato Giampaolo Azzoni.
Il quadro generale, va detto, non è affatto confortante. L'Italia vanta solo il 17% di laureati, contro il 42% del Regno Unito. Il nostro Paese, inoltre, investe 109 euro per studente, mentre la Germania 304 ero e la Corea del Sud 628 euro. Fra il 2007 e il 2014, infine, l'Università italiana ha perso 5.000 studenti e 10mila docenti. Il personale tecnico e i docenti di ateneo ricevono stipendi fermi dal 2010, fra i più bassi di tutta Europa. Chi si laurea, però, guadagna il 43% in più dei non laureati.
Dalle 12 in poi presso lo Speakers' Corner docenti, studenti e ricercatori si sono alternati in una riflessione sul tema della giornata. Presente anche un gazebo presso il quale era possibile scattarsi un selfie con Minerva, dea della sapienza, e postarlo sui social network.
Serena Baronchelli