Una citazione dei Pink Floyd che racchiude la speranza di poter modificare una legge sbagliata, che aumenta le diseguaglianze e non sostiene il diritto allo studio. La Rete degli Studenti Medi è composta da ragazzi e ragazze che non si riconoscono in un'Europa che respinge i migranti ai confini e intendono pertanto portare nelle piazze e nelle scuole un messaggio di accoglienza a tutti i rifugiati, ribadendo l'importanza dell'istruzione come arma per combattere la disoccupazione e la violenza. Dopo il corteo, presidio in piazza della Vittoria dove i partecipanti allo sciopero faranno sentire la loro voce elencando le loro necessità: · Una scuola aperta e inclusiva, basata sul diritto allo studio, il welfare, l'accesso all'istruzione · Una scuola partecipata, basata sull'autonomia democratica e sulla collegialità delle decisioni· Una scuola che cambi veramente la didattica e metta lo studente al centro del modello d'apprendimento attraverso dei cicli d’istruzione.· Un'alternanza scuola lavoro che non sia sfruttamento estivo ma esperienza di conoscenza del mondo del lavoro, dei suoi diritti e delle sue tutele· Una scuola che si basi sull'integrazione e sul rispetto delle differenze, sulla solidarietà, capace di costruire identità europea e apertura mentale· Una scuola veramente "buona" che garantisca il diritto allo studio degli studenti e delle studentesse disabili.· Trasporti a misura di studente
La scelta della Provincia di Pavia di cancellare le corse scolastiche del sabato, infatti, ha creato disagio in moltissime famiglie, dal momento che alcuni istituti pavesi hanno scelto di non modificare l'orario scolastico, mantenendolo suddiviso in 6 giorni.La cancellazione della vendita degli abbonamenti su cinque giorni, inoltre, ha messo in ginocchio i nuclei familiari che faticano ad arrivare a fine mese e non hanno la possibilità di pagare in un'unica soluzione l’abbonamento mensile o annuale, il cui costo è per altro di recente aumentato.di Serena Baronchelli