PAVIA. La storia di Roberto Del Bo a “Porta a Porta”

PAVIAE' un imprenditore pavese, Roberto Del Bo (in foto), che grazie all'ex sindaco Alessandro Cattaneo, è stato ospite della trasmissione “Porta a Porta” nella puntata in onda giovedì 22 gennaio su Rai 1.  Tasse imposizione fiscale e imprese artigiane, sono stati i temi dibattuti in studio, perché le imprese falliscono e quale significato ha il commercio per l'economia del paese. “La spina dorsale del lavoro in Italia è data dalle piccole e medie imprese – spiega Del Bo – se è vero questo dato, è chiaro che bisogna avere un occhio di riguardo verso queste strutture che mandano avanti l'Italia, soprattutto in un periodo di crisi come questo”.  Nel 2013, in Lombardia sono nate 16.921 imprese e ne sono cessate 22.137, con un saldo negativo pari a 5216 (in percentuale natalità: 6,5% e mortalità 8,6 %).
“Dati allarmanti che porteranno alla morte dell'economia – continua Del Bo –. E' necessario uno snellimento della burocrazia che spesso cementifica e blocca tutto, e rivedere la questione degli appalti: gare d'appalto con ribassi stratosferici che assegnano la gara a imprese che lavorano per pochi mesi e poi sono costrette a chiudere. La spiegazione è molto semplice: se fai ribassi di questo tipo sei fuori dal mercato del lavoro. Come fanno queste imprese a giustificare un ribasso del 50%?, come pagano le forniture?”.  Se un tempo, alla parola “imprenditore” veniva associato il concetto di benessere economico, oggi è il contrario.  L'eccessiva tassazione soffoca gli incassi annuali e l'atteggiamento delle banche non è confortante.  “Una banca difficilmente dà credito a una piccola impresa a conduzione familiare – spiega l'imprenditore pavese – o comunque fai davvero molta fatica. Diventa sempre più un percorso in salita, soprattutto per chi, come noi, ha fatto del mantenimento dei posti di lavoro la sua Stella Polare: non abbiamo mai licenziato nessuno”.  Roberto Del Bo è anche vicepresidente dell'associazione "Artigiani e piccole imprese" di Pavia e ha portato in trasmissione non solo la propria ma la voce di tanti imprenditori che quotidianamente lottano per mantenere in vita i sacrifici di intere famiglie e a volte di intere generazioni.  “Avremmo bisogno – conclude – di gente competente che ci rappresenti in politica, sia a livello locale che nazionale. La politica deve utilizzare le risorse di buona volontà che provengono da questo settore in crisi”.
a cura di Lara Morano