La stessa Comi è stata poche ore fa nell'occhio del ciclone rea di aver attribuito alla Lega la responsabilità del caos in cui versa la Forza Italia romana. Centinaio l'ha definita a questo proposito "salvinofoba".
"Ho rispetto di tutti, stima di pochi e paura di nessuno - ha commentato l'europarlamentare -. Di Salvini non ho timore e men che meno posso definirmi antileghista. Arrivo dalla provincia di Varese: lì, come a Busto Arsizio e a Gallarate corriamo insieme con la Lega di Maroni e Giorgetti. Lo stesso Umberto Bossi ha dichiarato non è concorde con l'atteggiamento di Salvini, figuriamoci se possiamo esserlo noi".
Un accordo generale, però, gioverebbe senza alcun dubbio all'immagine attualmente frammentata e insicura del Centrodestra.
"Sono per i patti chiari, l'amicizia lunga e il rispetto - commenta la Comi -. Se viene data una parola dev'essere mantenuta. Se questo non avviene, meglio essere pochi ma buoni. Penso che per mandare a casa Matteo Renzi, ammesso che questa sia l'intenzione, come Salvini afferma, occorra restare uniti e non condurre una battaglia al suicidio come si sta facendo a Roma. Lo stesso Salvini aveva scelto Bertolaso come candidato sindaco, pertanto non comprendo il suo dietrofront assolutamente controproducente".
Serena Baronchelli