“La mia priorità sarà ascoltare la gente, senza promettere la luna, ma puntando a migliorare la qualità della vita in ogni parte della città – ha confermato Cristina Niutta in occasione di un incontro da lei organizzato di fronte al centro sociale di Fossarmato, scelto come simbolo del degrado dei quartieri pavesi - dimenticare i negozi di quartiere è un errore madornale: essi, infatti, sono fondamentali per la vivibilità delle zone periferiche di Pavia, in particolare per quanto concerne gli anziani che non si spostano in auto. Non trasformiamo la nostra città in un mosaico di quartieri dormitorio per i pendolari che lavorano a Milano. Anche chi abita in queste zone ha diritto a sentirsi pavese”.
Punti cardine del programma di Nuove Visioni di Pavia anche una revisione dell’attuale Pgt, che secondo la Niutta “rispecchia quello proposto dalla giunta Albergati: case, negozi e supermercati, senza alcun intento di migliorare la città”, e un intervento tempestivo relativo alle piste ciclabili.
"I soldi a disposizione sono sempre di meno – ha riconosciuto la Niutta - ma il bilancio comunale si aggira intorno ai 100 milioni di euro: basta saperli gestire. Le attuali piste ciclabili sono pericolose e non comunicano fra loro. Inoltre non dimenticheremo il tema lavoro neanche per un secondo, impegnandoci a trovare sinergie con le eccellenze pavesi come l’Università e il Policlinico, e a creare incentivi per la nascita di nuove imprese e per far rimanere in vita quelle che attualmente sono presenti sul territorio. Se non c’è lavoro non c’è dignità”.
Una nuova visione della città, insomma, sembra davvero pararsi davanti agli occhi dei sostenitori di Cristina Niutta: saranno le urne, il prossimo 25 maggio, a rivelarci se i cittadini pavesi hanno scelto di guardare la loro città nello stesso modo.
Testo e foto a cura di Serena Baronchelli