PAVIA. "Occhi di bottega": viaggio per immagini nel commercio pavese fra passato e presente.

Creato il 16 novembre 2015 da Agipapress

Caffè Demetrio, corso Vittorio Emanuele, 88- 1910 (Nazzari)

PAVIA.  Si inaugura giovedì 26 novembre alle ore 18 presso lo Spazio per le arti contemporanee del Broletto in piazza della Vittoria, a Pavia, la mostra “Occhi di bottega. Immagini del commercio pavese tra passato e presente”.

Drogheria Fratelli Antonioli, corso Cavour
angolo via Bossolaro, 1935 (Chiolini)

Si tratta di un viaggio condotto attraverso le immagini storiche di negozi di Pavia di un passato antico e di una storia più recente e contemporanea che aiuta a capire come la società sia cambiata e continui a farlo nel tempo, passando attraverso i cambiamenti che investono anche i mestieri e le professioni, taluni scomparsi altri nati con le nuove chance offerte dalla tecnologia.  Un viaggio fra miti antichi e nuove esigenze.

Negozio Pirelli, Strada Nuova 31
1950 (Chiolini)

Il titolo “Occhi di bottega” della mostra è suggestivo in quanto ricorda l’origine di questa espressione che compare per la prima volta nel 1700 quando il nobile Giovanni Alessandro Brambilla chiese al suo consulente architetto di progettare per lui, sul principale corso cittadino, un palazzo al cui piano terreno si aprissero degli "occhi di bottega", declinando in forme precocemente neoclassiche il lontano prototipo del fronte della perduta casa Caprini a Roma, detta anche di Raffaello, ideato da Donato Bramante all'inizio del Cinquecento.

Salumificio Carena, Corso Garibaldi, 12b
(Antonio Manidi)

Da allora i negozi, le loro insegne, vetrine, allestimenti hanno contribuito a delineare il volto di una città, trasformandosi in risposta alla esigenza di modernizzazione.

Argento&Oro, corso Cavour (Giuseppe Intruglio)

Le foto esposte in mostra, sia quelle di un passato più lontano che provengono dal Fondo Nazzari donato ai Musei Civici del Castello nel 1999 da Lucio Sollazzi, e dal Fondo Chiolini acquisito dal Comune nel 2009 grazie al contributo della Fondazione Cariplo, sia quelle più recenti realizzate da Pavia Fotografia, sono importanti per documentare al pubblico le diverse fasi del cambiamento della città, ha spiegato l’assessore alla cultura Giacomo Galazzo. Esposte fino al 13 dicembre queste immagini testimoniano la trasformazione di Pavia dagli ultimi decenni del XIX secolo sino alla fine degli anni ’60 del secolo scorso che dialogano con le immagini scattate in questo 2015 dai fotografi dell'Associazione Culturale Pavia Fotografia. I fotografi dell'Associazione Pavia Fotografia che hanno partecipato al laboratorio sul commercio pavese sono: Alberto Salzano, Alessandro Bernardi, Antonio Manidi, Barbara Pinca, Danilo Semenza, Davide Massacra, Giuseppe Intruglio, Lorena Cesari, Renzo Garzaro, Salvatore Messina, Stefano Montagna, Tiziano Rampini e Uberto Zaga. (mpa)