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PAVIA. Polizzi (M5S): “Sono stati resi i soldi dati alla vicepresidente del Fraschini in violazione delle norme?”

Creato il 15 febbraio 2016 da Agipapress
PAVIA. Polizzi (M5S): “Sono stati resi i soldi dati alla vicepresidente del Fraschini in violazione delle norme?”PAVIA. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Giuseppe Polizzi ha presentato oggi una dettagliata instant destinata alla discussione al prossimo consiglio comunale che si dovrebbe tenere il 29 febbraio prossimo. Riportiamo qui di seguito il testo. “Il Comune Di Pavia, con nota del 4 agosto 2015, domandava alla sezione regionale della Corte dei Conti se le indennità date a favore della vicepresidente vicario della Fondazione Fraschini (dottoressa Cupella, nominata dall’ex sindaco Cattaneo in quota PD al CDA del Teatro Fraschini) fossero state elargite legittimamente. O se, al contrario, tali somme, fossero state date in violazione delle norme di legge. In particolare la domanda del Sindaco di Pavia aveva ad oggetto due aspetti, fra di loro correlati:  - se fosse applicabile alla Fondazione Teatro Fraschini il principio di carattere onorifico della partecipazione agli organi collegiali di amministrazione di cui all'articolo 6 comma 2 del DL n. 78/2010; - in caso di risposta positiva, se sia comunque possibile prevedere un compenso annuo per il vicepresidente vicario per un incarico inerente materie estranee alle specifiche competenze attribuite dallo Statuto ai componenti dell'organo di amministrazione (in particolare, per dirigere e coordinare specifiche attività legate alla programmazione ed alla realizzazione di iniziative diverse da quelle afferenti il Teatro civico). La Corte dei conti, nell’adunanza dell’8 ottobre 2015 rispondeva al quesito formulato affermando quanto segue: “da quanto prospettato ne discende,a fortiori, l’applicabilità delle disposizioni in esame anche nei confronti del vicepresidente vicario, il quale istituzionalmente è preposto a sostituire e a coadiuvare il titolare dell’organo ed al quale non possono che essere conferite le deleghe previste per statuto”. Infatti, è ricordato che dal 2010 ai sensi dell’art.6, comma 2 del D.L. n.78/2010, convertito nella legge n. 122/2010, si dispone che: “a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto la partecipazione agli organi collegiali, anche di amministrazione, degli enti, che comunque ricevono contributi a carico delle finanze pubbliche, nonché la titolarità di organi dei predetti enti È ONORIFICA; essa può dar luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute ove previsto dalla normativa vigente; qualora siano già previsti i gettoni di presenza non possono superare l'importo di 30 euro a seduta giornaliera. La violazione di quanto previsto dal presente comma determina responsabilità erariale e gli atti adottati dagli organi degli enti e degli organismi pubblici interessati sono nulli. Gli enti privati che non si adeguano a quanto disposto dal presente comma non possono ricevere, neanche indirettamente, contributi o utilità a carico delle pubbliche finanze, salva l'eventuale devoluzione, in base alla vigente normativa, del 5 per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche. La disposizione del presente comma non si applica agli enti previsti nominativamente dal decreto legislativo n.300 del 1999 e dal decreto legislativo n.165 del 2001, e comunque alle università, enti e fondazioni di ricerca e organismi equiparati, alle camere di commercio, agli enti del Servizio sanitario nazionale, agli enti indicati nella tabella C della legge finanziaria ed agli enti previdenziali ed assistenziali nazionali, alle ONLUS, alle associazioni di promozione sociale, agli enti pubblici economici individuati con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze su proposta del Ministero vigilante, nonché alle società”. A tal fine, chiediamo:  a) l’ammontare dei compensi elargiti alla dottoressa Cupella a far data dall’entrata in vigore del D.L.78/2010; b) se sono state attivate le procedure previste dalla legge per il recupero del credito vantato dall’amministrazione comunale, data l’illegittimità delle somme erogate a far data dall’entrata in vigore del D.L.78/2010; c) che ci venga indicato quale organismo ha riconosciuto detta indennità a favore della dottoressa Cupella e quali azioni sono state intraprese dal Comune di Pavia nei confronti di chi ha deciso per la dazione di somme di denaro in violazione di quanto previsto dall’art.6 comma 2 del D.L.78/2010”.


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