A renderla viva 44 espositori, suddivisi fra vivaisti e produttori, che proporranno soluzioni per il giardino e prodotti locali. Nell’anno di Expo, Fiori e Frutti si è allargata ai prodotti della provincia di Pavia. Il territorio pavese è conosciuto in tutta Italia per il riso della Lomellina, il vino dell'Oltrepò, i frutteti della Valle Staffora, il salame di Varzi, il salame d’oca di Mortara, le offelle di Parona Lomellina, la mostarda, i peperoni di Voghera e i formaggi, in special modo quelli prodotti nell’alto Oltrepò e il Nisso. Il sottobosco è noto invece per i tartufi e i funghi. Tutti questi prodotti saranno presenti nell'esposizione.
Organizzati anche numerosi laboratori, rivolti ad adulti e bambini e totalmente gratuiti. Questi gli argomenti: piantumazione delle essenze, fiori di cartone riciclato, tombola degli odori, giochi della traduzione, orti verticali, pittura per bambini, spettacoli teatrali e illustrazione del Paniere Pavese ai bambini.
Il piatto forte della manifestazione sarà il riso Carnaroli cotto in brodo vegetale, con crema di tomino di capra e borlotti glassati, mantecato con burro finto e grana padano. Le ricette saranno accompagnate da vini tipici della zona o da una birra artigianale a km 0.
Alle 16 del 19 aprile verranno premiati i 3 panini vincitori della competizione Un Panino in Centro. Da quel momento partirà "La Città del Gusto".
Ecco l’elenco dei partecipanti: Hostaria Regisole, Ristorante Pizzeria Palinuro, Capri, Botticella, Amalfitana, Petti Fine Restaurant, Bliss, Vecchia Pavia, Osteria Torre degli Aquila, Safarà, La Nuova Toscana, Marechiaro, Il Piccolo Arcobaleno, Osteria alle Carceri, Soul, I 2 Sapori, Trattoria 100 Torri, Cooperativa Trattoria del Bogo, Il Girone dei Golosi, Osteria della Madonna, Da Giulio, Al Castello e La Posta – KM 0.
Anche questa attività rientra nel progetto “I distretti dell’Attrattività – Pavialcentro”, finanziato da Regione Lombardia, che il Comune di Pavia e il DUC stanno realizzando con lo scopo di promuovere un turismo esperienziale in grado di coinvolgere i cinque sensi e di spingere cittadini e turisti a scoprire i luoghi di produzione e lavorazione dei prodotti nostrani.
a cura di Serena Baronchelli