PAVIA. Protti (AD) spiega i dati raccolti dal questionario: "Abbiamo raccolto il parere dei cittadini: questo è ciò che conta".

Creato il 02 novembre 2015 da Agipapress
PAVIA. Sta facendo discutere il questionario-sondaggio realizzato ieri da Azione Democratica e come sempre c’è chi critica la non scientificità del metodo e quindi del dato e chi invece sentendosi rappresentato dall’esito, ne sottolinea la validità. Anzi ne auspica un altro al più presto magari dedicato alla gestione del decoro urbano, alla lotta alle slot e alla mancanza di politiche e scelte a sostegno dei giovani lasciati abbandonati a se stessi e alle loro fragilità.
Abbiamo chiesto quindi al presidente di Azione Democratica Fabrizio Protti di spiegare come è stato organizzato questo questionario e come sono i dati di classificazione emersi dal campione raccolto. “ Anzitutto va detto che il campione classificato si definisce ”APERTO” cioè nessuna scelta preventiva è stata fatta – spiega Protti -. I dati di classificazione emersi dalla campionatura sono questi: sul totale dei 105 questionari, il 45% é stato compilato da commercianti del centro, 30% da residenti in centro storico (area interna alle porte, più Borgo Basso) il resto da residenti a Pavia città. L'età media degli intervenuti varia dai 24 ai 70 anni con una percentuale della fascia 24 /50 pari all’80%”. “Un altro dato che possiamo fornire – prosegue Protti - é che nelle interviste fuori dal questionario le problematiche più evidenti che sono emerse sono state le seguenti:
1) si pedonalizza ma si lasciano gli autobus sugli assi. Perciò si pedonalizza male.
2) i sacchetti dell'umido lasciati per strada da cittadini più o meno diligenti (non si può pretendere che uno esca alle 23.30 per mettere l'umido, solitamente lo lascia o prima o dopo cena) sono orribili e non igienici. Perciò la raccolta é male organizzata sia nella logistica, che nel collocamento fisico”. Cosa hanno rilevato in proposito i commercianti che sono venuti a parlare con voi? “I commercianti quelli intervenuti, hanno segnalato che tramite le loro associazioni di categoria più volte hanno detto di non essere contrari alla pedonalizzazione purché non sia resa meno efficiente la logistica e che ciò non gravi sulle loro tasche ma che non hanno ricevuto nessuna risposta”. E tornando ai dati, il presidente di AD aggiunge: “Per ultimo appare un campione significativo nella fascia 40/70, pari a circa il 70% di tale fascia, che ha ammesso di avere votato Depaoli alle amministrative e che se potesse tornare indietro non lo rifarebbe”. Dei dati raccolti con il questionario-sondaggio, che cosa ne farete ora? “Resta evidente che Azione Democratica ha già messo queste informazioni a disposizione dell'amministrazione che non se ne è curata e resta altrettanto evidente che le forze avverse hanno già dichiarato che un sondaggio o questionario organizzato da una forza politica di per sé non è attendibile – risponde Protti -. Ciò evidenzia ancora una volta quale rispetto ha nei confronti della gente comune, la politica, questa amministrazione e le persone a lei vicine. Sei andata al banchetto dell'avversario? O del comitato contro il provvedimento come è accaduto per via Milazzo? allora non conti nulla”. Il parere dei cittadini, comunque venga espresso, con o senza canali “ufficiali”, dovrebbe essere tenuto in considerazione anche perché se si ascolta ciò che si trova su Facebook, che tutto è fuorché un “canale ufficiale”, a che titolo e con quale logica di rispetto si sostiene di non considerare valide le osservazioni concrete e reali espresse su un questionario? “Forse perché non è espressione partita dall’amministrazione o forse perché è stato fatto da un gruppo politico” commenta Protti. (mpa)