PAVIA. Si conclude domani GustArti con l’arte in piazza per grandi e piccini.

PAVIA.Arte per tutte le età domani per chiudere la tre giornigustati GustArtiche si svolge a Pavia, negli spazi di Sapere Pavia al Palazzo Broletto in piazza Vittoria.  L’iniziativa è aperta alla partecipazione di tutti.  Il programma prevede che tutti, artisti e non, prendano parte alle ore10  alla Colazione con l’Artista: una colazione rilassante, chiacchierando di fronte ad una fumante tazza di caffè, in compagnia di uno degli artisti di GustArti, Francesco Genzone, che basa la sua arte sui colori acrilici e fluorescenti ed offrirà una lettura guidata di un’opera del progetto dove i presenti parteciperanno con gli occhi ed il palato. Nel pomeriggio a partire dalle 15 saranno i bambini alle prese con l’arte. Gli appuntamenti prevedono dalle 15 alle 16,30Il laboratorio “Ti mangio con gli occhi “ a cura di Janas Art&Education che parte da quadri famosi e dalle opere di GustArti (Diletta Mazza “Composizione B. Omaggio a Kandinskij”) esposto all’Osteria del Giuse per creare una merenda d’autore! …Obiettivo è socializzare con l’opera d’arte attraverso la stimolazione di osservazione e percezione spaziale e cromatica con collegamenti ai concetti di gusto, buono e bello. Si parte dall’opera di  a Stradella. Dalle 16,30 alle 18 laboratorio “Dipinti a merenda”  a cura di OltreConfine promuove la valorizzazione di un piatto tipico pavese, la zuppa alla pavese che i bambini rappresenteranno in un loro disegno a partire dall’osservazione dell’opera di Maurizio Imovilli “Caciucco alla viareggina” esposto al ristorante La Buta a Bosnasco. Dalle 18 fino alle 21 da non perdere lalive performance degli artisti di GustArtiche si danno appuntamento per regalare a Pavia un’ opera collettiva eseguita dal vivo su una grande tavola.  Una tavola del gusto dove il protagonista sarà il colore: reinterpretazione di frutta e ortaggi del territorio.  Il lavoro sarà eseguito su una grande tela dove gli artisti interverranno completando, arricchendo, valorizzando uno il lavoro dell’altro, lavorando un po’ alla cieca e lasciando che la creatività e il momento formino l’opera totale