PAVIA. “Socialmente Acerbi” il progetto che opera per l’inclusione sociale dei portatori di handicap

Creato il 30 ottobre 2014 da Agipapress
PAVIA. Nuovi progetti di inclusione sociale per portatori di handicap: arriva a Pavia "Socialmente Acerbi". Il progetto propone occasioni di compartecipazione tra realtà e soggetti che abitano il quartiere Città Giardino, in spazi "confinanti" ma tradizionalmente separati.  Promuove anche relazioni, conoscenze e collaborazioni che possano far maturare un percorso di reale inclusione tra persone diverse per età, condizioni sociali e personali. Fulcro delle azioni sarà la sede comunale decentrata di via Acerbi, dotata del potenziale necessario per sviluppare connessioni  significative per l'intero quartiere. La sede, tuttavia, è ancora "socialmente acerba"; urge dunque aiutarla ad intrecciare una rete stabile di soggetti pubblici e privati, sociali, associativi e istituzionali. Come? Lo spiega Katia Pietra, responsabile del Comitato di Coordinamento Pavese per i Problemi dell'Handicap. "E' un progetto di rete, in cui sono coinvolte varie realtà associative di Pavia - sottolinea - L'idea base è quella di usare come fulcro la sede del quartiere, allargando la visione e includendo la scuola elementare Ada Negri, i CDD Naviglio e Torchietto, la parrocchia Santissimo Salvatore, Casa Betania, la scuola dell'infanzia, la bocciofila e il centro sociale per anziani. Abbiamo notato che spesso ogni nucleo è a sé stante, c'è poca interazione fra i soggetti che promuovono attività sociali. L'idea è quella di creare, tramite laboratori e attività motorie, momenti di inclusione. Intendiamo organizzare anche una raccolta di testimonianze di anziani del paese". Il 4 dicembre partirà anche il progetto Calamaio, durante il quale alcune persone con disabilità andranno a proporsi nelle scuole, organizzando momenti di interazione con i bambini. Uildm Pavia, dal canto suo, si occuperà di gestire i trasporti delle persone con disabilità. Chiunque potrà raggiungere con facilità i punti di aggregazione - garantisce Fabio Pirastu - ci occuperemo anche della realizzazione di una piccola orchestra di quartiere attraverso Soundbeam, strumento attraverso il quale bambini e adulti con disabilità possono relazionarsi con il mondo esterno. In questo modo speriamo che le persone con disabilità possano sentirsi sempre più attive".  Il progetto è stato finanziato dal bando Volontariato 2014.  "E' un ottimo risultato - ha sottolineato soddisfatta Alice Moggi assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pavia - d'altro canto siamo di fronte a un progetto di rete che si evolve da tempo. E' questa la vera forza di questo settore, riuscire a dare continuità a percorsi che producono dei risultati sul territorio. Il territorio, appunto, diventa anche il fulcro delle attività: quando si agisce su un'area ben definita, si riesce ad andare a fondo e a coinvolgere tutti gli attori presenti". 
a cura di Serena Baronchelli

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