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PAVIA. Vertenza F.lli Elia: "Posizione incomprensibilmente rigida: il nuovo piano industriale prevede licenziamenti e trasferimenti"

Creato il 15 ottobre 2015 da Agipapress
PAVIA. Vertenza F.lli Elia: PAVIA. Secondo sciopero sindacale per la ditta di trasporti Fratelli Elia. Dopo l'astensione dal lavoro del 5 ottobre scorso, i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ne hanno proclamato un altro per oggi, volto a contestare licenziamenti e trasferimenti. 
I lavoratori di F.lli Elia hanno aderito all'unanimità. 
All’origine della protesta un piano industriale che “impone ai lavoratori pesanti disagi e notevoli dubbi a livello contrattuale” come spiega Fabio Miazza, delegato RSA Cub all'interno dell'azienda. 
In particolare sarebbe prevista la chiusura della sede centrale di Moncalieri, in provincia di Torino, con trasferimento dei lavoratori a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. 
In secondo luogo, verrà predisposta l’esternalizzazione di tutte le attività operative della filiale di Livorno, nonché l’accentramento delle attività di back office, oggi svolto in tutte le filiali, con relativo trasferimento dei lavoratori. 
Infine é prevista la revisione dell’accordo di forfettizzazione degli autisti con un taglio significativo del salario accessorio.
La società F.lli Elia Spa pur conservando la ragione sociale, è diventata di fatto di proprietà della Bertani Spa, azienda leader nel settore dello stoccaggio e del trasporto di autovetture e veicoli commerciali controllata dall’omonima famiglia. 
L’acquisizione della F.lli Elia, controllata dal 2006 da Clessidra SGR tramite il veicolo Lauro Sei, prevede l’acquisto da parte di Bertani Trasporti dell’intero capitale di F.lli Elia, nonché una ristrutturazione finanziaria che ha consentito l’azzeramento del debito bancario della società. A caro prezzo, però. 
Secondo i sindacati, l'azienda avrebbe attuato una "posizione incomprensibilmente rigida e senza nessuna possibilità di mediazione, sul nuovo piano industriale che prevede licenziamenti e trasferimenti". "A seguito dell'ultimo tavolo è emersa la possibilità di integrare le entrate per qualche mese ai dipendenti che accettano il trasferimento - aggiunge Miazza - ma la soluzione sarebbe solo temporanea e non risolverebbe il problema. Siamo molto preoccupati".
di Serena Baronchelli

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