Il filo conduttore è la notte, con i suoi aspetti positivi e con le paure che evoca. Per l'occasione la scuola media Angelini ha presentato "Dante stranieri tutti", omaggio al sommo poeta in concomitanza dei 750 anni dalla sua nascita. Dieci ragazzi hanno letto il primo canto dell'Inferno in lingua araba, polacca, spagnola, albanese, rumena e russa.
La 4A dell'Apolf ha invece presentato la propria rilettura di "Inver sira", poesia del pavese Fabrizio Lara tratta dalla raccolta "L sas e la buscaia" edita da La Goliardica Pavese. La lettura della poesia è stata preceduta da una breve introduzione in prosa scritta dagli stessi ragazzi. "Siamo per la tradizione e il dialetto è cultura e tradizione" ha spiegato il loro insegnante.
La 3B del liceo delle Scienze Umane Cairoli e la 3DL dell'istituto Volta hanno invece letto poesie di Alcmane, Della Casa, Neruda, Baudelaire e Tasso.
L'Itis Cardano si è infine proposto come voce fuori dal coro, dando voce a testi più aggressivi, che hanno spaziato da Pavese a Ligabue, passando per Guccini.
"Un modo di vivere la notte più vicino ai giovani, anche se purtroppo non sempre bello" ha commentato la loro insegnante. "Mettete insieme dei frammenti di poesie e spargeteli in giro - ha esortato le scuole la Bonanni - Cominciate a metterli da parte oggi e regalateli quando andate a comprare la pizza: la poesia ingentilisce la vita". a cura di Serena Baronchelli