PAVIA.Longo(FI) e Protti (AD) chiedono al Comune meno ideologia e più sostanza per risolvere i problemi della città.
Creato il 11 gennaio 2016 da Agipapress
PAVIA. Meno ideologia, più
sostanza. E' quanto chiedono all'unisono Barbara Longo consigliere Forza
Italia, e Fabrizio Protti presidente di Azione Democratica, alla giunta
Depaoli, colpevole a loro avviso di occuparsi solo di tematiche ideologiche e
non dei reali problemi di Pavia.
In particolare la loro
riflessione fa riferimento all'interpellanza presentata dal consigliere Longo
in merito alla situazione del campo nomadi in via Bramante.
"Regione
Lombardia prevede interventi a favore delle popolazioni nomadi allo scopo di
salvaguardarne l’identità etnica e facilitarne il progressivo inserimento nella
comunità regionale - ha ricordato il sindaco Massimo Depaoli nella risposta
letta da Fabio Castagna in consiglio comunale prima delle vacanze natalizie -.
E’ emersa però la necessità di un confronto con i Comuni confinanti".
Secondo l'amministrazione
comunale, sarebbe opportuno differenziare gli interventi in favore di Sinti,
Rom e Nomadi a seconda delle situazioni territoriali, creando piccole aree
residenziali con attrezzature e servizi idonei. Nessun dato specifico sulla
situazione abitativa dei Sinti e sui nuclei familiari da essi composti è
inoltre emerso.
"La giunta si è
completamente dimenticata di questa etnia - ha esordito Barbara Longo per nulla
soddisfatta della risposta -. La mia sensazione è che non vogliano fare nulla
per aiutare i Sinti, che sono parte del nostro tessuto sociale. Tutti
i cittadini pavesi devono poter percorrere quell'area, che tra l'altro è una
delle zone più belle della città, senza paura di avvicinarsi alla pista
ciclabile. Piazzale Europa va riqualificato e inserito in un disegno di
città: all'interno dei campi ci sono persone malate, anziani e bambini che
devono vivere in modo dignitoso".
"Fino a poche
settimane fa questa amministrazione non solo non aveva fatto nulla
per risolvere i problemi, ma non era neppure a conoscenza della situazione - ha
rincarato la dose Fabrizio Protti presidente di AD -. Il Comune non ha contezza
dello stato delle abitazioni e se le costruzioni siano sostanzialmente abusive
perché ancorate per terra o perché in muratura e per di più non conosce la
situazione abitativa. Li aspettiamo al varco e richiederemo entro un mese di
fornirci tutti i dati promessi". Serena Baronchelli
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