La conferenza è stata convocata con urgenza dal sindaco Massimo Depaoli, che ci teneva a sottolineare pubblicamente che "il Comune è parte lesa in un processo di truffa che perpetra un danno all’ente e alla città" e ha visto la presenza di quasi tutta la giunta. Durante una perizia sul valore del ramo gestione calore, dovuta all'imminente cessione del ramo aziendale,lo scorso 24 settembre alcuni dipendenti di Asm si sono accorti dell'esistenza di alcune note di credito anomale, liquidate con assegni postali e bonifici al Comune di Pavia. Fino a qui nulla di particolarmente preoccupante, se non fosse che il conto corrente al quale tali assegni e bonifici sono indirizzati non risulterebbe appartenere all'ente di Palazzo Mezzabarba. La somma di 1,6 milioni di euro, inoltre, non sembrerebbe spettare al Comune. Inspiegabilmente, dunque, ignoti si sarebbero "appropriati" dell'identità dell'ente comunale per rimpinguare il proprio conto in banca. Sarà la magistratura a stabilirne l'identità e le modalità di azione, come è stato promesso questa mattina durante un incontro con il sindaco Depaoli e il presidente Bianchi. Gli assegni postali e i bonifici sono stati emessi nel triennio 2011/2014. Due giorni fa, il 6 ottobre scorso è stato trasmesso un esposto alla Procura firmato dal direttore generale di Asm Claudio Tedesi e dal presidente di Asm lavori Marcello Rainò.
di Serena Baronchelli