Sarà per un’altra volta, PayPal!
Il lancio Statunitense di ApplePay ad Ottobre sarà supportato da alcuni dei più famosi giganti della gestione pagamenti nel Paese Americano. Tutti i pesci più grossi dell’industria sono in fila per il supporto ad ApplePay… Tutti tranne PayPal.
Stando a un articolo di Banking Innovation, tuttavia, sembra che PayPal fosse sulla lista di Apple per la gestione dei pagamenti, e che fosse addirittura “il metodo di pagamento preferito” dalla compagnia stessa. Cos’è andato storto, dunque?
Fonti vicine ad Apple, PayPal e all’industria dei servizi finanziari in generale hanno confermato che PayPal e Apple erano effettivamente in trattativa per rendere PayPal il “metodo di pagamento preferito” su ApplePay. Tuttavia, PayPal ha innervosito Apple così tanto che la compagnia l’ha esclusa da ApplePay senza ripensamenti.
Poco tempo fa, eBay aveva annunciato che si sarebbe separata da PayPal, a favore di un servizio più personale sviluppato e supportato da eBay stessa, per “ottenere posizioni migliori sul mercato” e “agevolare la crescita indipendente di PayPal”. Indubbiamente un duro colpo per la compagnia di gestione pagamenti, che vede il suo stesso valore crollare sempre più dopo essersi visto negato anche il supporto ad ApplePay.
Apple e PayPal avevano iniziato le trattative all’alba dello sviluppo di ApplePay: essendo PayPal un colosso nel mercato finanziario, in fondo, per Apple sarebbe stato imprudente non considerarla nel suo rivoluzionario progetto di pagamenti digitali. Tuttavia, mentre le trattative erano ancora accese, PayPal fece un passo avanti e firmò un accordo con Samsung per lo scanner di impronte digitali del Galaxy S5, una mossa apparentemente forzata dal CEO di eBay, John Donahoe. Poco importa che l’ormai ex-presidente di PayPal David Marcus fosse categoricamente contro l’accordo con Samsung, cosciente, nel suo piccolo, che un simile accordo avrebbe rovinato le trattative con Apple: alla fine Donahoe vinse comunque, lasciando ora la compagnia a mordersi le sue stesse unghie.
La reazione di Apple fu, com’è ovvio, furiosa (“Apple li buttò fuori a calci”), e il polverone sollevato dalla vicenda fu effettivamente uno dei motivi per cui David Marcus finì con il lasciare PayPal alla volta di Facebook.
PayPal vanta ancora alcune partnership di un certo rilievo, come quella (ormai temporanea ma ancora in corso) con eBay, quella con Samsung e quella con Sony, che ha implementato il sistema di pagamenti PayPal sul suo Playstation Store. Il Vaso di Pandora, tuttavia, è stato aperto: l’esclusione di PayPal da ApplePay avrà indubbiamente serie ripercussioni sulla stessa compagnia, rallentandone il tasso di crescita e riducendone l’utenza drasticamente.
In un tale scenario, si può sentire chiaramente Stripe che sogghigna nell’ombra.
Fonte: BankInnovation
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