PC Magazine #145 - Rubrica

Creato il 18 gennaio 2014 da Intrattenimento

Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!

Cosa accade quando la passione per gli e-sport, una forte somma ereditata e tanta inesperienza si incontrano? Nulla di buono nel caso di Quantic Gaming: il team è recentemente collassato sotto il peso delle sconfitte e di una gestione finanziaria scapestrata, un epilogo che ha suggerito al proprietario della squadra, Simon Boudreault, di darsi alla macchia. Polygon ci racconta la folle e breve corsa dell'imprenditore canadese, che adesso se la dovrà vedere con tanti debitori e più di un fan deluso. Altro sito, quello di Edge Online, altro spunto di discussione: come si è sviluppata, non proprio per il meglio almeno a sentire l'autore, la natura degli Humble Bundle? Sempre più numerosi, settoriali e spesso neppure così "indie" com'erano inizialmente, i pacchetti offerti dal sito sono ancora interessanti ma hanno perso parte dello spirito che ha caratterizzato le imprese dei primissimi giorni. Infine fate un giro sulla nuova versione di DeadEndThrills, pagina che oramai da qualche anno si impegna per mettere in luce il lato artistico dei videogiochi attraverso bellissimi scatti in-game. Le ultime due gallery dedicate a DayZ e The Elder Scrolls: Skywind sono imperdibili.

COMPONENTECARATTERISTICHEPREZZO

ProcessoreIntel Core i5-4430 € 180.00

Scheda MadreASRock Z87 Pro3 € 90.00

Scheda Video GeForce GTX760 € 190.00

RAM Corsair XMS3 8gb (2x4gb) ddr3 1600 MHz € 75.00

Alimentatore SeaSonic S12II 520 Bronze 520W € 60.00

Hard DiskHard Disk Seagate - Barracuda 500 GB + Samsung 830 128GB € 150.00

Lettore-Masterizzatore Ottico Samsung SH-S223Q SATA € 25.00

CaseCooler Master 690 II Advanced € 85.00

CONFIGURAZIONE COMPUTER DA GIOCO € 855.00

"Il nostro discorrere di bellezza contestualmente alla nostra arte, e specificatamente ai videogiochi, ha anche una dimensione politica. La profonda esperienza della bellezza dà agli esseri umani un senso di se stessi che nient'altro può dare. Diventiamo più forti e orgogliosi quando veniamo connessi all'esistenza dalla gioia di cui la bellezza è foriera, gioia che ci rivela il nostro essere creature nobili, meritevoli di rispetto e considerazione. La gioia spalanca i nostri occhi, rendendoci coscienti della vera natura della realtà oltre la ragione, oltre le parole."
Così i Tale of Tales, autori tra gli altri di The Path e Luxuria Superbia, hanno descritto il loro lavoro artistico con i videogiochi, in occasione del rilascio di un bundle di prototipi ed esperimenti vari reso disponibile per un breve periodo di tempo.
Benvenuti in Undreground, la rubrica che fa cultura videoludica nonostante il Rubbini. Ci piaceva iniziare questo numero con qualcosa di bello da regalarvi. In realtà siamo sempre più in difficoltà, perché non riusciamo a rispondere a una domanda chiave per la nostra sopravvivenza: se i giochi indie migliori sono ormai sempre più sulla cresta dell'onda e stanno occupando lo spazio lasciato latitante dalle produzioni medie, che il mercato sembra non potersi più permettere, noi di che parliamo? Uncinetto? Ci trasformiamo in una rubrica medica? Vi interesserebbero consigli su come non rimorchiare nemmeno un cassonetto? Underground, la rubrica che si pone domande a cui non vorrebbe dare una risposta.
E ora cominciamo la nostra solita carrellata parlando del videogioco definitivo, quello che sconvolgerà internet, cambiando le abitudini di milioni di individui. Si trovano in ogni dove, appena ne vedete uno acciottolato da qualche parte lo fotografate e lo condividete sui social network, li usate per rimorchiare esseri respiranti dell'altro sesso... Ora ne potete impersonare uno! Catlateral Damage, sviluppato inizialmente per la 7DFPS game jam, giocabile via browser o scaricabile, mette nei panni di un terribile micetto che deve dare zampettate agli oggetti sugli scaffali della casa in cui vive per buttarli a terra. Più danni causa, più punti accumula (vi avvisiamo che il Rubbini ha appena iniziato a fare le fusa). Siamo talmente inteneriti che non possiamo fare altro che consigliarvi di provarlo.
Parliamo ora di Humans Must Answer, sparatutto classico che vi avevamo già segnalato all'epoca dell'uscita su GoG. Ci fa piacere tornare a parlarne perché è appena uscito su Steam, dove ne è stata pubblicata una versione con alcune differenze rispetto a quella originale, basate sui feedback degli utenti. Sono stati aggiunti dei checkpoint, per rendere più facili alcuni livelli (soprattutto quelli più avanzati) e ora il livello Easy è davvero easy. Insomma, il lavoro fatto è servito a rendere il gioco più accessibile, quindi adatto anche a voi. Se vi interessa il genere, pigliatelo senza remore, anche perché costa davvero poco.
Navighiamo verso altri lidi per scoprire Painters Guild, gestionale che mette alla guida di una bottega d'arte rinascimentale in cui bisogna ottenere lavori su commissione per accumulare ricchezze e pagare le tasse. Il gioco inizia con un giovane Leonardo Da Vinci nella bottega di Andrea del Verrocchio. Dipingendo, studiando e seguendo i consigli del suo maestro (lo fu anche nella realtà), Leonardo dovrà riuscire a superarlo in abilità facendo crescere la fama sua e dell'intera bottega, così da ottenere commissioni più prestigiose. La breve demo disponibile sul sito ufficiale si conclude nel 1474, anno in cui Leonardo fu arrestato a Firenze per omosessualità. Pare che nella versione finale la sfera sessuale degli artisti coprirà un ruolo fondamentale nell'economia di gioco, determinando la qualità dei rapporti con i vari committenti.
Ma cosa abbiamo qui? Un ottimo clone di Castlevania? Be', più che un clone, Castlevania: The Lecarde Chronicles è un vero e proprio episodio celebrativo della serie, qualitativamente eccellente. Sviluppato dall'ottimo MIG, cui dobbiamo moltissimi remake (chi scrive gli fece da tester per Lost Valley, nel 2003), è caratterizzato da un ottimo level design e dalla cura maniacale dei dettagli, grafici e non solo. Giocandoci è impossibile non stupirsi per come lo sviluppatore sia riuscito a catturare appieno lo spirito dei capitoli classici della serie, al punto che se qualcuno nel mentre ci avesse raccontato che lo ha sviluppato Capcom, gli avremmo creduto. Già che stiamo parlando di MIG, se amate l'epoca dei 16-bit vi consigliamo di provare gli altri suoi giochi. Li potete scaricare tutti gratuitamente dal suo sito ufficiale. Ce ne sono per tutti i gusti, quindi dategli uno sguardo.
Veniamo ora a un paio di uscite su Steam, che vi consigliamo di tenere in considerazione. Iniziamo da Loren The Amazon Princess, gioco di ruolo molto classico e davvero ben fatto che vi farà sudare i classici sei maglioni di caucciù, ma vi regalerà grosse soddisfazioni. In realtà è già un po' che è stato lanciato su altre piattaforme, ma finora era stato ignorato. Dategli una chance (magari durante qualche saldo, visto che non costa pochissimo).
Seconda, e ultima segnalazione estemporanea da Steam, Estranged: Act I è una mod per Half-Life 2 completamente gratuita, incentrata sulla narrazione. Racconta la storia di un pescatore che, naufragato su un'isola misteriosa, deve riuscire a ritornare sulla terra ferma. Si tratta sostanzialmente di un'avventura in prima persona dai toni dark e surreali. Provatelo e, come noi, mettetevi in attesa degli episodi successivi.
di Simone Tagliaferri

Ci fa molta simpatia The End of an Age, una trilogia di giochi di ruolo sviluppati con RPG Maker. La cifra richiesta? Appena 150 sterline, ma ne sono già state raccolte 500, perciò coraggio Vanburman, dimostraci ancora una volta che con piccoli fondi si possono realizzare grandi giochi. Di ben altra portata è The Repopulation, un MMORPG con caratteristiche sandbox e un'ambientazione fantascientifica che lascia grande libertà al giocatore. Potremo essere guerrafondai o pacifici, giocare come se fosse un gioco di ruolo o come uno sparatutto in terza o prima persona. E molto altro ancora. Non ci stupisce che lo definiscano l'MMO più atteso del 2014. Quando sarà il momento, perciò, manderemo all'attacco il buon Christian e ci faremo raccontare se vale la pena o meno entrare a fare parte di questo nuovo universo online.
Alti nel cielo, protetti da un esoscheletro come fosse una seconda pelle e circondati di nemici: è questa la giornata tipo di un pilota di mech, e Project Nimbus pare averne catturato l'essenza a meraviglia. Il gioco era quasi finito ma gli sviluppatori avevano bisogno di altre seimila sterline per completare il bilanciamento e aggiungere le ultime finiture. Dal momento che la cifra è stata superata, ci aspettiamo che facciano un buon lavoro. In questo senso il video è promettente: si possono infatti ammirare battaglie veloci, intense e spettacolari. Dovremo vedercela con nemici dotati di ogni genere di arma, dai missili teleguidati ai laser, dalle mitragliatrici che riempiono lo schermo di proiettili incandescenti agli infidi droni da combattimento. Immaginate dozzine di avversari che ci sparano contro e noi che piroettatiamo per schivate i proiettili, in attesa di rispondere con una potenza di fuoco sufficiente ad annientare un centro urbano. Per non farci mancare niente gli sviluppatori hanno aggiunto inoltre duelli contro piloti dotati di uno stile di combattimento personale, boss giganteschi, un'articolata modalità narrativa e opzioni sufficienti a stimolare il desiderio di riprendere in mano il gioco una volta finito. Sembra quasi troppo. Pensate che con novemila sterline raccolte si aggiungerà anche il supporto per Oculus Rift e con ventimila la visuale in prima persona all'interno della cabina di pilotaggio. Insomma, se siete appassionati di questo genere di giochi, adesso è il momento per dimostrarlo con una bella donazione. Potreste fare volare Project Nimbus ancora più in alto.
Se date un'occhiata alla pagina di Unsung Story: Tale of the Guardians, avrete una dimostrazione del fatto che è vero quanto si dice: su Kickstarer un nome famoso vale quanto una buona idea. Sulla pagina del progetto non ci sono ancora immagini del gioco vero e proprio, il video è occupato dagli sviluppatori che parlano della loro visione, e tutto sommato le premesse sono buone ma non eccezionali. Eppure Unsung Story ha già incassato più di 300.000 dollari. È vero che ne mancano altrettanti per arrivare alla cifra necessaria, ma con più di venti giorni a disposizione siamo convinti che ci siano ottime probabilità di successo. Ebbene, a cosa si deve tanto entusiasmo da parte dei sostenitori? Ma alla presenza di Yasumi Matsuno, che ha firmato capolavori senza tempo come Vagrant Story (lacrime di commozione in redazione), Final Fantasy XII (rispetto della redazione) e Final Fantasy Tactics (grande rispetto della redazione). Tanto è bastato a scatenare i finanziatori, e questo nonostante Matsuno non compaia neppure nel video. Comunque è un game designer che merita fiducia, questo è certo. Per il resto Unsung Sttory sarà un gioco di ruolo tattico sulle cui meccaniche si sa ben poco. Al contrario sono state spese molte parole riguardo alla storia, che ci permetterà di vedere lo svolgimento passato di una sanguinosa guerra decennale dal punto di vista di quegli eroi che sono stati dimenticati nonostante abbiano giocato un ruolo decisivo nel conflitto. Onore ai grandi del passato che nessuno conosce e ricorda, quindi. Un tema interessante. Speriamo che il gioco lo sia altrettanto. Al momento possiamo solo rimanere in attesa che Matsuno faccia comparire altri 300.000 dollari.
Okay, per fortuna lo ammettono anche gli sviluppatori: viene voglia di donare dei soldi anche solo per la presenza di un fantastico gatto-lumaca, protagonista di Rain World. Guardatelo in movimento sulla pagina Kickstarter del progetto: è fluidissimo, comunica una sensazione di morbidezza, si aggrappa con le zampette davanti ed è un gatto assassino. Cosa volere di più. La sua sfortuna, come quella di tutti gli abitanti del suo mondo, è che dal cielo cade ogni santo giorno una pioggia micidiale. Ecco perché si fanno tutti ibernare fino a quando non arriva uno di quei rari periodi in cui la pioggia dà tregua al pianeta. Quando ciò avviene, ogni essere vivente esce dallo stato di ibernazione per fare provviste in vista della dormita successiva. E il nostro gatto non fa eccezione. Purtroppo, mentre per alcuni esseri viventi è un predatore, per altri è una preda. Dovremo quindi condurlo lungo intricati livelli pieni di trappole e di segreti, muovendoci furtivamente per fare delle nostre prede un solo boccone, ma stando allo stesso tempo attenti a sfuggire a quelle creature che vorrebbero fare lo stesso con noi. Tattica, riflessi e bastardaggine sono doti cruciali nel mondo di Rain World. Oltretutto gli sviluppatori promettono un'intelligenza artificiale dei nemici molto insidiosa e la presenza occasionale di quelle maledette piogge, oltre a un livello di difficoltà impegnativo. La buona notizia è che il traguardo in denaro è già stato superato. Ogni dollaro in più servirà quindi per espandere e migliore ulteriormente il progetto. Perciò, se amate i gatti, qui c'è un gatto-lumaca al quale potrebbe fare comodo qualche soldo. O un ombrello decente.
di Andrea Rubbini


World of Warcraft
Tra l'addio di Greg Street e l'annuncio di una nuova stagione PvP per l'arena - che verosimilmente allungherà la vita di Mists of Pandaria di altri tre mesi, spostando ancora più in là l'uscita di Warlords of Draenor - per il MMO targato Blizzard le ultime settimane non sono state esattamente trionfali. Benché si sia vociferato che nell'ultimo quadrimestre ci sia stato un leggero aumento di sottoscrizioni, è inutile dire che i fan di World of Warcraft stanno aspettando qualche annuncio importante che alimenti la loro voglia di giocare, o di tornare a farlo. Potrebbe forse essere una nuova cavalcatura volante, disponibile nel negozio online alla modica cifra di 20 euro? Il Razziacieli di Ferro è dannatamente cool, intendiamoci, ma ai giocatori servono promesse meno concrete e più allettanti: ecco quindi che una nuova bloggata sul sito ufficiale ci dice che qualcosa si muove e che presto™ sapremo tutto quello che riguarda il lancio. La Beta sembrerebbe dietro l'angolo, e si parla anche dell'ormai tradizionale versione deluxe digitale, anche se questa volta i giocatori che la pre-acquisteranno potranno godere dei suoi bonus fin da subito. Per i dettagli sulla Collector's Edition fisica dovremo aspettare un altro po', invece, mentre sembra che il level up a pagamento - feature che sta facendo molto discutere la community - stia per diventare realtà, dato che Blizzard ha intenzione di metterlo in prova. L'attesa continua, dunque, ma potrebbe non essere lunga come sembrava.
A Realm Reborn: Final Fantasy XIV... e Final Fantasy XI
Novità dietro l'angolo per entrambi i giochi Square Enix, che a quanto pare non ha dimenticato quel Final Fantasy XI con cui si è data ai MMO nel lontano 2003. Si comincia con la quattordicesima fantasia finale, e con il crossover con Dragon Quest X che era stato annunciato qualche mese fa. Ci sono dei golem sulle colline di Eorzea, parrebbe, e i giocatori sono chiamati ad indagare e a sconfiggerli per completare una serie di quest che li ricompenserà con un minion a tema e uno strambo copricapo. Il golem in questione, per l'appunto, sono i "brickman" che i fan di Dragon Quest conoscono molto bene e che, in qualche modo, hanno invaso il mondo di Final Fantasy XIV. Lo stesso vale per Shantotto, la mitica Tarutaru di Final Fantasy XI che dovremo combattere in una FATE a tema: completando la quest otterremo la possibilità di evocarne il minion. I due eventi avranno inizio il 21 gennaio e si concluderanno il 3 febbraio. È previsto un nuovo aggiornamento anche per Final Fantasy XI, che rispolvera due vecchissimi boss: i fratelli Kam'lanaut e Eald'narche affrontati sul finire della prima espansione, Rise of the Zilaart. Gli sviluppatori si sono inventati due nuove missioni in cui affrontare le versioni aggiornate, rivedute e corrette dei due boss con i personaggi che hanno raggiunto il massimo livello: le ricompense consentiranno, tra le altre cose, di potenziare alcune tra le armi ed armature più rare e preziose del gioco.
Guild Wars 2
Se vi stavate chiedendo che fine avessero fatto gli aggiornamenti quindicinali promessi da ArenaNet, sappiate che la pausa natalizia è stata solo una breve parentesi di calma e che Tyria sta per piombare di nuovo nel caos. La prossima patch, "Origins of Madness", concluderà (finalmente, secondo molti fan stizziti) l'arco narrativo dedicato alla Sylvari malvagia Scarlet Briar e introdurrà una nuova serie di sfide che faranno la gioia dei giocatori vecchi e nuovi. Un boss inedito, tanto per cominciare, che comparirà regolarmente a Bloodtide Coast: un vermone gigantesco e policefalo che vive sottoterra e che richiederà la collaborazione di decine di giocatori per essere abbattuto, proprio come il nuovo Tequatl the Sunless. Le dinamiche dello scontro sono ancora un mistero, ma secondo i devs di ArenaNet ci sarà pane - e ricompense! - per i denti dei giocatori più esperti. Nella regione di Lornar's Pass, invece, si fronteggerà l'ennesimo esperimento malato di Scarlet, una gigantesca marionetta bionica che dovrà essere distrutta o le conseguenze potrebbero essere catastrofiche. ArenaNet ha assicurato i fan del lore che il nuovo arco narrativo approfondirà finalmente le motivazioni di un personaggio che la community non ha particolarmente apprezzato, a dimostrazione che i feedback dei giocatori sono tenuti in grande considerazione e contribuiranno a modellare, nel loro piccolo, i prossimi aggiornamenti e la "living story" di Tyria. Ci crediamo?
ArcheAge
Buone notizie per chi aspetta con ansia l'edizione occidentale di ArcheAge. Be', più o meno. Trion Worlds, che si sta occupando dell'adattamento, comunica che è iniziato il cosiddetto test "friends & family" del client in lingua inglese: a quanto pare è già pronto un buon ottanta percento dell'interfaccia e i testi delle missioni sono in fase di revisione. Cosa vuol dire tutto questo? Che ArcheAge non ha ancora una data di pubblicazione precisa, nel nostro emisfero, ma che qualcosa si sta muovendo e il progetto non è stato abbandonato come molti avevano creduto. Spendiamo due righe - si fa per dire - su questo MMO di cui abbiamo parlato molto raramente e che molti sicuramente non conoscono: è stato sviluppato da XL Games, software house fondata dal coreano Song "Jake Song" Jae-kyeong, famoso per aver contribuito allo sviluppo e al successo del franchise Lineage. A detta di Song, ArcheAge è un "sandpark", un ibrido cioè tra i MMO di tipo theme park e quelli di tipo sandbox: la progressione dei personaggi, che appartengono a classi "create" dal giocatore combinando le abilità scelte all'inizio del gioco da un ampio ventaglio di possibilità, si svolge attraverso missioni e punti esperienza classici, mentre il resto del mondo offre agli utenti sofisticate possibilità di interazione grazie a un complesso sistema di housing e alla possibilità, tra le altre cose, di allevare i propri animali per farli diventare cavalcature o compagni di battaglia oppure di fabbricare navi con cui salpare in mare aperto e affrontare mostri marini e altri giocatori. Complice anche un elaborato sistema di crafting e una componente PvP che sfocia in assedi e incursioni, ArcheAge è un MMO molto promettente che, a questo punto, terremo sicuramente d'occhio per voi.
di Christian La Via Colli

Arriva l'anno del contatto
I Google Glass non sono ancora disponibili ma il colosso della comunicazione digitale sembra già intenzionato a compiere un ulteriore passo, potenzialmente decisivo, verso il futuro dei computer indossabili. D'altronde un occhiale, anche avendo lenti capaci di mostrare immagini e informazioni, ha dei limiti in termini di comodità. E, inoltre, rappresenta un ostacolo per chi inforca già un paio di lenti correttive o vuole indossare i nuovi occhialoni da sole per andare incontro alle necessità della moda estiva. Un problema che si risolverebbe con una lente a contatto e sembra appunto che sia questa la nuova direzione presa da Google nel campo dei "wearable computer". Certo, difficilmente un oggetto del genere incorporerà una telecamera, almeno fino a quando la miniaturizzazione non arriverà ai livelli della pellicola "Un Salto nel Buio". Ma potrebbe certamente mostrare informazioni e potrebbe farlo in stile Robocop, senza incorrere in problemi di luminosità, rifrazione e quant'altro. Il tutto in maniera completamente invisibile sebbene l'accensione di eventuali LED potrebbe trasformare occasionalmente chi li indossa in un terrificante T800 (l'androide di Terminator). Per ora, secondo le poche informazioni trapelate, il prototipo in sperimentazione è dotato semplicemente di un sensore in glucosio e di un chip wirless minuscolo, entrambi posizionati tra due strati di materiale trasparente che vanno a formare la lente a contatto. Ma sebbene questa tecnologia sia ancora in fase embrionale, Google è già entrata in contatto con l'ente americano FDA e altre realtà che operano nel campo della biotecnologia. Dunque il progetto, anche se ci vorrà qualche tempo perché si sviluppi adeguatamente, non è un mero esercizio di stile ed è molto probabile che si traduca in realtà in tempi non eccessivamente lunghi.
Intel non ha bisogno di nuove strutture
Nonostante sia un'azienda in salute, Intel ha rinunciato al grosso piano di espansione che prevedeva l'attivazione di un impianto interamente dedicato alla realizzazione di componenti prodotte con processo produttivo a 14 nanometri. Annunciato nel 2011 il progetto ha ricevuto la benedizione di Barack Obama, ovviamente entusiasta per investimenti interni agli Stati Uniti di una portata così massiccia. Ma, a quanto pare, Intel non ha bisogno di nuove strutture, con quelle già esistenti in Arizona che sono sfruttate solo all'80%. Dunque il mastodontico complesso Fab 42 resterà spento e la compagnia può risparmiare almeno una parte dei 5 miliardi di dollari previsti per la costruzione e la messa in opera della struttura che avrebbe dovuto arrivare, negli anni, a un'estensione di circa 93.000 metri quadrati. Numerosi edifici, in ogni caso, sono già stati realizzati e saranno utilizzati in futuro, sempre che Intel riesca ad espandersi e non vada invece incontro a contratture. D'altronde nel 2011, quando la compagnia ha annunciato il progetto di espansione, le previsioni per il mercato PC erano in positivo ma si sono rivelate sbagliate visto che il settore è ancora in crisi sia a causa dell'esplosione del mercato tablet, sia a causa di un generale temporeggiamento nel rinnovo dei PC da parte delle grandi compagnie che sono rimaste a corto di contanti da investire. Nel frattempo i chip a 14 nanometri targati Intel saranno prodotti nelle strutture già esistenti, parallelamente a quelli ancora vincolati al processo produttivo a 22 nanometri.
Il 2015 sarà l'anno della realtà virtuale?
La nuova generazione di visori 3D, a molti anni di distanza dai primi esperimenti sfornati dall'industria videoludica, sta finalmente arrivando e l'Oculus Rift è l'unico headset, tra quelli al momento annunciati, che promette di riportare in vita il sogno della realtà virtuale. Non a caso Valve lavora a stretto contatto con Oculus VR e durante la conferenza Steam Dev Days ha ospitato Palmer Luckey, fondatore della compagnia che ha riportato in ballo il desiderio di perdersi letteralmente nei mondi videoludici, verso una forma di evasione dalla realtà più nobile e accettabile di patologie psichiatriche, droghe o deliri di vario genere. Durante la conferenza Luckey ha chiarito le specifiche che possiamo aspettarci da un visore 3D per il 2015. Ebbene, secondo il fondatore di Oculus VR i 20 millisecondi di latenza rispetto all'input saranno indubbiamente raggiunti e saranno combinati con 3 millisecondi di latenza dell'immagine, precisione millimetrica, 110 gradi di visuale e un refresh dell'immagine a 95Hz. Quest'ultimo valore non è certo quello dei nuovi monitor a 144Hz, ma è decisamente elevato considerando che la maggiorparte dei monitor attualmente in circolazione è fermo ai 60Hz. Tutti dati credibili, soprattutto considerando gli enormi avanzamenti compiuti con il prototipo dell'Oculus VR mostrato durante l'appena conclusosi CES 2014. Il nuovo visore si è presentato con due schermi OLED al posto dei LED montati sulla versione precedente. La risoluzione complessiva è arrivata ai 1920x1080 punti e il ritardo della rilevazione del movimento del giocatore, resa più precisa e complessa grazie all'inserimento di una telecamera che cattura la parte superiore del corpo, si è sensibilmente ridotto pur essendo ancora lontano da 20 millisecondi. In tutto questo il progetto Oculus Rift ha ricevuto 75 milioni di dollari e accolto il leggendario coder videoludico Carmack che ha promesso meraviglie.
di Mattia Armani


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