PD-M5S. Gli errori e la follia

Creato il 29 marzo 2013 da Tiba84
Ormai famoso l'incontro Bersani-M5S per le consultazioni, ripreso in diretta streaming: i commenti sono stati diversi, quindi non aggiungo altro a quello che si può dire. Tutto si può dire, però, tranne che i grillini siano stati coerenti: la Lombardi, che ricordiamo anche per tante belle idee politiche e abilità matematiche, ha esordito dicendo che l'incontro le sembrava "Ballarò"; Crimi ha ricordato che loro non sono la causa di nulla, ma la conseguenza di questi venti anni di mala-politica. Nel primo caso, dunque, si smentisce l'assunto per cui la diretta streaming migliori la politica: un'auto-smentita di fatto, riprodotta dall'assenza di contenuti da parte degli stessi grillini, che avevano tutti gli interessi, invece, per dimostrare di avere delle cose da dire, delle proposte da avanzare. Nel secondo caso, beh, "noi l'avevamo detto": sono effetto naturale di vent'anni di berlusconismo... figli di, insomma: contraddittori anche oggi sulla fiducia là dove non ci fosse Bersani. Sia inteso, il berlusconismo non è solo Berlusconi, ma l'insieme del sistema politico dentro cui anche il PD è nato e cresciuto e che, a suo modo, ha contribuito alla mala-politica italiana.
Quello che obietto è che dirsi nuovi e contemporaneamente effetto del berlusconismo è un controsenso, che vale(va) per la vecchia politica. Ma è evidente che i grillini si siano adeguati subito alla vecchia politica.
Vecchia, e ben rappresentata ancora da Bersani. C'è poco da fare: va bene il cambiamento, e sostenere di volerlo promulgare, ma occorre saperlo anche proporre: doveva fare di più. Doveva proporre dei nomi e dei contenuti che non avrebbero potuto rifiutare, mentre si è limitato (giustamente) a porli di fronte alle loro responsabilità, e (ingiustamente) a porli di fronte ad un governo "vediamo come va"...
Non ha fatto i conti con l'oste: la follia incostituzionale di Grillo (perché di follia si tratta: non si possono fare leggi senza governo. Saranno le loro scelte, ma sono folli) non prevede dei finti ammiccamenti, ma necessita dei contenuti di pietra, solidi come il marmo, magnifici come le grotte dei nani dei racconti di Tolkien. Maestosi e concreti, come solo una vera proposta di cambiamento può essere.
Bersani, il PD, Napolitano, chi per loro, infatti, devono portare il M5S davanti alla loro nemesi: proposte allettanti di fronte all'alternativa della tremenda distruzione dello Stato italiano. Se Grillo vuole questa (il fatto che si chiamino "cittadini" è ridicola, da un lato, pericolosa e spaventosa - tremenda, appunto - dall'altro), il PD deve mostrare che c'è un'alternativa costruttiva.
Per questo, però, il PD deve cambiare se stesso. Deve 1. smettere di sentirsi superiore, 2. aprirsi alle contaminazioni, 3. proporre qualcosa non per il proprio semplice tornaconto, 4. pensare la politica in modo diverso da come l'ha pensata assieme a Berlusconi. Ce la farà?
Vincerà Danton o Robespierre?br> Ce la deve fare, e può farlo portando la democrazia e il senso dello Stato là dove Grillo vuole distruggere tutto, totalizzando la politica, e annullando le istituzioni.

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