Famiglia Cristiana, il rotocalco cattolico mai troppo amico di Berlusconi, giustamente fustiga i cattolici del Pdl per la loro “neutralità” nella vicenda mentre a stracciarsi le vesti all’ordine del capo sono sempre pronti. Il richiamo è forte e certamente qualcuno lo sentirà.
C’è una crepa vistosa tra il partito sedicente moderato ma che moderato non è mai stato e questa importante parte del suo elettorato. E Cicchitto la apre ancora di più, incurante dei potenziali danni elettorali che non potrebbero conseguire. Come mai? Vedono lontane le prossime elezioni tanto da darsi il tempo di ricucire lo strappo o ormai considerano svolta la loro missione vista l’assodata compromissione giuridica del loro capo? O è solo nervosismo per un Papa davvero capace di risvegliare le coscienze cristiane e di dare indicazioni morali condivisibili universalmente?
Luca Craia