Pechino: istruzioni per l’uso

Creato il 10 dicembre 2013 da Arscreativo

Pechino, l’antica capitale, quella città lontana e affascinante, capitale imperiale e austera.

Dopo tre mesi a Shanghai, non potevo non venire a visitare cotale splendore, e soprattutto non potevo non condividere con voi! Ecco quindi un piccolo prontuario per godersi al meglio la “capitale del nord”!

 1. I trasporti. Nonostante le sue 15 linee, la metro è facilissima da usare e ve ne renderete conto non appena usciti dal Capital Airport, il principale scalo cittadino. Se non siete pratici con il cinese e non volete correre rischi prendendo un autobus di una delle 599 (!!) linee, o non siete attratti dall’idea di un viaggio in taxi, la metro rimane il mezzo migliore per girare la città e quello più economico in assoluto: 2 yuan a corsa, circa 25 dei nostri cent, indipendentemente dalla lunghezza della corsa! Scaricatevi una bella app per il vostro smartphone, ce ne sono anche in versione free, e via, la Pechino sotterranea vi aspetta!

2. L’inglese. Se non siete familiari con il cinese parte 2! Cancellate tutte le vostre aspettative e le vostre speranze! Anche se la situazione e’ sicuramente migliorata grazie alle Olimpiadi del 2008, la stragrande maggioranza dei pechinesi non parla inglese! Se siete fortunati, nell’ostello o nell’hotel dove andrete non avrete questo problema, ma preparatevi a delle comunicazioni a gesti anche per le domande più semplici come “Dov’e’ il bagno?!”: risate assicurate per tutti i fuyan [camerieri N.d.a]!

 3. Piazza Tien’anmen e la Città Proibita. Assolutamente da non perdere, sono il simbolo della Cina che era in epoche diverse. Piazza Tien’anmen, tristemente famosa per gli scontri dell’89, è la piazza più grande del mondo e non appena ci sarete sopra ve ne accorgerete. Dalla Piazza, attraverso la Porta della Pace Celeste, quella con il ritratto di Mao appeso, per intenderci, si accede alla Città Proibita e, letteralmente, si passa dal rigore filo-sovietico alla maestosità imperiale. 720.000 mq di superficie, residenza imperiale per 500 anni, merita un’intera giornata del vostro viaggio.  Lasciatevi incantare dalla grandiosità del palazzo e dalla minuziosità dei dettagli che lo costituiscono: tutto al suo interno ha un significato preciso, dal colore delle piastrelle alle decorazioni dei tetti a pagoda. Se l’architettura cinese non e’ il vostro forte, rilassatevi in uno dei tre giardini imperiali che la circondano: ne vale comunque la pena!

4. Hutong. Rappresentano la vecchia struttura architettonica della città, e sono letteralmente dei vicoli stretti su cui si affacciano serie di siheyuan, piccole abitazioni a corte interna. Anche se molto diminuiti rispetto al passato, rappresentano il modo migliore per comprendere l’antica struttura della capitale, e soprattutto, il netto contrasto con i grattacieli moderni da una prospettiva sull’andamento futuro. Molti sono semplicemente un punto di raccolta di bancarelle che vendono gli immancabili cappelli a panda, ma tra i vari souvenir, non perdetevi un giro tra gli “orrori da gustare”: piccioni alla piastra, spiedini di scorpioni, cavallucci marini e locuste sono alla portata di stomaci forti!

5. La Grande Muraglia. Ebbene si, sembrerà mainstream, ma se siete a Pechino non potete non andare sulla Muraglia. Ci sono diversi punti dai quali si può salire, diverse offerte di mini-tour organizzati per chi vuole preservare tutte le energie per la salita. Il più famoso, nonché il più vicino alla città è Badaling: è stato il primo tratto aperto ai visitatori nel ’57 e da allora ha subito numerosi restauri. Se siete di corsa o non avete particolare interesse per la Muraglia può andar bene, ma preparatevi ad affrontare una gran ressa di gente oltre alla Muraglia stessa! Per chi ha a disposizione più tempo, consiglio Mutianyu e il sottostante villaggio, che sono ora parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Indipendentemente da dove deciderete di andare, non sottovalutate la Muraglia! Il percorso è irregolare e sconnesso e vi posso garantire che tre ore lassù sono valse più di tre mesi di zumba!

6. Houhai. Un lago in pieno centro città, vicino al parco Beihai, il più grande e il più bello di Pechino. Venire in questa zona è assolutamente d’obbligo di giorno, per una passeggiata nel verde, di sera per provare uno dei mille locali che circondano Houhai: una birra con musica dal vivo, c’è di meglio?!

7. Panjiayuan Market. Letteralmente, il mercato dello sporco, preparate il vostro cash e la vostra capacità di contrattazione. Qui si trova veramente di tutto e il mercato è veramente enorme! Classici souvenir,  sciarpe tessute sul posto, gioielli, oggetti in giada in tutte le varianti e Buddha di tutti i tipi! Prendetevi un paio d’ore, se non avete molta pazienza per la contrattazione, e godetevi qualcosa di veramente cinese: sarete sorpresi di vedere la quantità di pechinesi che lo frequenta!

8. 798 Dashanzi Art District. Famoso in tutto il mondo, il 798 occupa lo spazio di un ex complesso industriale e il contrasto tra le installazioni artistiche e i vecchi elementi delle fabbriche è una delle cose più belle del posto. Anche in questo caso, prendetevi il vostro tempo: il 798 è formato da più di 50 gallerie, open studios, laboratori di design, praticamente tutti aperti gratuitamente, e a differenza di altri distretti culturali, tutti molto diversi tra loro! Ci sono poi anche parecchi bar e ristoranti, per chi è affamato non solo di arte! Si trova molto fuori dal centro ma sono molte le dell’autobus che vi ci possono portare con i soliti 2 yuan.

Chiaramente, ci sarebbero molte altre cose da vedere: la città è incredibilmente grande e se programmate di starci 4/5 giorni non potrete vedere tutto! Se potete, andateci in primavera o nelle prime settimane d’autunno: evitate l’estate perché tra il caldo e l’inquinamento atmosferico non ve la godreste ed evitate l’inverno perché fa veramente freddo, ve lo garantisco!

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