Pedagogia, progetto grafico e idee: c’era una volta…

Da Zazienews


Ci sono giorni che nascono sereni anche se le nubi offuscano il cielo e frequenti scrosci d’acqua obbligano i turisti a interrompere le loro colazioni all’aperto. Ci sono giorni che nascono sereni e che regalano meravigliose occasioni di scoperta. Martedì a Roma: sui muri i manifesti composti di Ignazio Marino, su alcuni taxi la campagna per la rielezione a sindaco di Gianni Alemanno, al Palazzo delle Esposizioni la mostra dei silent book dedicati ai ragazzi per il progetto Lampedusa, a Piazza Santa Cecilia, uno dei luoghi che esaltano la bellezza della capitale, lo spazio casa editrice e libreria delle Nuove Edizioni Romane.

E’ qui che Gabriella Armando mi ha regalato il piacere di una giornata tra i libri dell’oggi, in catalogo e presenti sullo scaffale, e libri di ieri, libri che fanno parte della storia di una gloriosa casa editrice, anzi di due, Nuove edizioni Romane e Armando Armando. Nelle librerie che Gabriella mi ha generosamente messo a disposizione c’è un libro straordinario che porta come data dell’edizione italiana il 1977.  E’ C’era una volta 50 disegni per inventare un sacco di storie. Un capolavoro inserito nella collana  “Biblioteca di casa e di classe. Educazione alla visione”, un libro in quattro lingue da guardare, da sfogliare, da scrivere, un libro per inventare. Inventare storie partendo dalle immagini ironiche, divertenti, surreali, stranianti, ricche, di Colin McNaughton, autore e illustratore inglese che ha al suo attivo oltre settanta libri.  Un libro progettato da un grafico di provata fama, Sergio Vezzali, e da una maestra unica, Maria Luisa Bigiaretti, un libro in cui l’invito alla scrittura incontra righe sghembe, righe a onda, righe a zig zag, righe in salita e in ripida discesa.

“Inventare non è affatto facile, anche se i bambini rispondono sempre con entusiasmo quando vengono invitati a compiere giochi creativi. In realtà, perché la capacità creativa di ognuno arrivi ad esprimersi, non basta, in nome di un malinteso spontaneismo, il semplice invito: occorre un’atmosfera ricca di stimoli e già di per sé attiva che faccia nascere, attraverso una serie di proposte e di interventi provocatori, l’esigenza e la possibilità della creazione…” Scrive così, nelle pagine iniziali del libro Maria Luisa Bigiaretti, maestra della borgata Trullo tanto cara a Rodari, figura cardine del Movimento di Cooperazione Educativa, autrice di La scuola anti tran tran, libro da inserire obbligatoriamente nella bibliografia per la formazione dei nuovi insegnanti. Accanto a questa perfetto progetto libro, in cui il design editoriale e i contenuti trovano un giusto punto d’incontro, ho trovato un piccolo gioiello di Armando Armando, Le storie di papà Tictac, di Donald Bisset, attore, scrittore, illustratore inglese. Ma qui si apre un nuovo capitolo di cui parleremo in seguito. Silvana Sola

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