Pedofilia: carcere per l’ex prete antimafia don Turturro

Creato il 21 novembre 2014 da Giornalesiracusa

News Sicilia: dovrà scontare tre anni nel penitenziario di Pagliarelli padre Turturro, arrestato dalla Squadra mobile di Palermo per pedofilia. Turturro, secondo quanto il pm Alessia Sinatra riuscì a dimostrare in un processo lungo e difficile tra il 2000 e il 2001, avrebbe molestato due ragazzini, baciando in bocca uno e abusando di un altro.

Il sacerdote tuttavia, mai sospeso dalle funzioni, fu mandato a Tumminia dalla Curia solo dopo la prima condanna in appello che risale all’ottobre del 2011, quando fu condannato a sei anni e sei mesi; prima di allora era stato il rettore della Madonna del Ponticello, in pieno centro di Palermo. Tuttavia tale sentenza fu annullata in Cassazione, perché la difesa riuscì a dimostrare che l’episodio del bacio era particolarmente lieve e soprattutto che risaliva al 2000, dunque era prescritto. Nel giugno 2013 la pena fu portata a tre anni.

Adesso il tribunale di sorveglianza di Palermo ha rigettato la richiesta di affidamento ai servizi sociali, presentata dai legali di Turturro, revocando dunque la sospensione dell’ordine di carcerazione e facendo condurre Turturro in carcere.

L’ex parroco è stato arrestato nella sede di Tumminia, (Baucina nel Palermitano), dell’associazione “Dipingi la pace”, da lui fondata nel periodo dell’impegno antimafia al Borgo Vecchio, quartiere popolare e centralissimo di Palermo. Padre Turturro è stato infatti un prete controverso, amato e odiato, sempre al centro della scena. Svolse attività a sostegno della legalità, in un quartiere ad altissimo rischio come il Borgo, nella sede dell’associazione da lui fondata, per esempio, ad ogni festa dei Morti, organizzava il falò delle armi giocattolo, contro ogni forma di violenza. Padre Turturro denunciò minacce di morte e per alcuni anni visse sotto scorta.


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