
Pegida, per chi non lo sapesse, è un'organizzazione tedesca d'ultradestra che contro i migranti manifesta in tutte le piazze possibili,lì dove riesce ad arrivare.
E lo fa con razzismo becero e tanta violenza.
E' accaduto qualche giorno fa a Calais, con un sit-in non autorizzato,nella città portuale dove sostano da tempo, in un campo profughi, circa cinquemila migranti in attesa d'imbarco per il Regno Unito.
E la gendarmeria francese,nella circostanza, dopo aver fatto ricorso ai gas lacrimogeni, è riuscita fortunatamente a fermare e ad arrestare circa una ventina di facinorosi pregni d'odio.
Stessa cosa è accaduta in contemporanea ad Amsterdam e poi a Praga.
E, ancora, un'imponente manifestazione c'è stata a Dresda, dove Pegida è nato come movimento e dove conta moltissimi sostenitori e dove la polizia tedesca ha dovuto schierare addirittura mille agenti in maniera da impedire il peggio.
Il peggio perchè, a Dresda, oltre al numero imponente dei simpatizzanti di Pegida (7mila ma ne erano previsti in arrivo 15mila), la sinistra non è stata certo a guardare (2mila).
Anche a Dresda ovviamente fermi e arresti.
Ci dobbiamo preoccupare?
Direi di sì.
Intolleranza e razzismo sono l'anticamera delle dittature politiche.
Oggi fenomeni "striscianti", domani però?
In Italia, ad esempio, anch'essa spaccata quanto a rigurgiti di razzismo, quello che accade negli stadi di calcio tutte le domeniche contro i giocatori di colore non è certo un esempio di civile convivenza.
E non piace. Anzi.
E non trova neppure giustificazione il provare a far passare il fenomeno soltanto come tifo aggressivo del momento contro il giocatore della squadra avversaria.

(foto tratte dal web)
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
